La Bank of England ha annunciato che domani, giovedì 8 maggio 2025, ritarderà di due minuti la pubblicazione della decisione sui tassi di interesse. L’annuncio, solitamente atteso per le 13:00, sarà posticipato alle 13:02. In ritardo di 2 minuti le previsioni economiche trimestrali e i verbali della riunione del Comitato di politica monetaria.
La ragione del rinvio non è di natura tecnica, né legata a considerazioni economiche, bensì alla commemorazione dell’80° anniversario del Victory in Europe Day, il giorno che segnò la fine del secondo conflitto mondiale in Europa.
Il Regno Unito, come da tradizione, osserverà in quella data due minuti di silenzio nazionale, previsti proprio alle ore 12:00 locali (13:00 CET). Un momento solenne, condiviso a livello istituzionale, che ha portato la Banca centrale a coordinare i propri tempi di comunicazione con l’omaggio collettivo.
Sebbene la modifica sia puramente formale e di brevissima durata, sottolinea la volontà della BoE di rispettare le ricorrenze storiche più significative, riaffermando il ruolo delle istituzioni nel tessuto sociale del Paese. È raro che una Banca centrale adatti i tempi delle proprie comunicazioni a eventi commemorativi, e questo rafforza ulteriormente la rilevanza attribuita al VE Day nel contesto britannico.
Riunione Bank of England: in arrivo la decisione sui tassi
Nella riunione dell’8 maggio 2025 la Bank of England potrebbe tornare a tagliare i tassi d’interesse dopo il nulla di fatto nella riunione di marzo.
Secondo le aspettative dei mercati, l’istituto guidato da Andrew Bailey ridurrà il tasso di riferimento di 25 punti base portandolo al 4,25%. Il movente principale dietro questa mossa è rappresentato dall’impatto crescente delle politiche tariffarie statunitensi sull’economia globale e, di riflesso, su quella britannica.
La decisione di tagliare i tassi britannici potrebbe essere condita da elementi “dovish” come il voto, da parte di uno o due membri del Comitato di Politica Monetaria, per un taglio di 50 punti base e/o la previsione di ulteriori riduzioni nel corso dell’anno.
Secondo le stime aggiornate, la BoE potrebbe tagliare i tassi fino al 3,5% entro la fine dell’anno, accelerando rispetto alla traiettoria “graduale e prudente” delineata nelle previsioni di febbraio. Questo rappresenterebbe un cambio di passo marcato nella politica monetaria, riflettendo l’urgenza di sostenere l’economia in una fase di turbolenza globale.
A sostegno di un orientamento più espansivo, vi sono i recenti dati economici: l’inflazione britannica è scesa più del previsto a marzo, attestandosi al 2,6%, e le imprese hanno mostrato segnali di rallentamento nelle assunzioni, complice la crescente incertezza e un aumento della pressione fiscale.