Il settore aereo è stato fortemente penalizzato dalla pandemia di Covid-19 e dalle conseguenti misure di contenimento attuate dai vari Governi per tentare di arginare la diffusione delle infezioni. Il comparto l’anno scorso ha visto un crollo del 73% negli arrivi internazionali con 1.100 miliardi di dollari di perdita a causa dall’emergenza sanitaria, secondo la United Nations World Tourism Organization (UNWTO), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa, tra le altre cose, del coordinamento delle politiche turistiche.
Arrivati a settembre 2021 la situazione sembra essere migliorata marginalmente, con la variante Delta che continua però a mantenere alta l’apprensione dei Governi circa i nuovi contagi nonostante il tasso di vaccinazione sia prossimo a livelli secondo gli esperti ritenuti sufficienti per garantire la salute della collettività.
Ad agosto 2021, secondo i dati più recenti di Eurocontrol, il traffico aereo in Europa ha recuperato in media il 71% del livello registrato nel 2019 prima della pandemia, con un aumento rispetto al 70% registrato a luglio e al 55% di giugno. Grazie alla diffusione sempre più capillare dei vaccini e delle nuove misure come il green pass europeo, dallo scorso marzo i voli nazionali negli aeroporti europei hanno mantenuto una tendenza positiva migliore dei voli internazionali.
Una tendenza che è continuata quest'estate in tutta Europa portando Paesi come la Turchia a superare a luglio il numero di voli nazionali registrato l’anno scorso. L'Italia ha raggiunto un livello del 107% rispetto al 2019 ad agosto. Francia, Spagna, Norvegia e Grecia sono riuscite a recuperare il 90% o più dei voli nazionali nei mesi estivi.
In questo contesto le aziende attive nel trasporto delle persone potrebbero essere tra le più privilegiate dagli investitori, considerando anche la generale flessione delle quotazioni in Borsa. Ad attirare la nostra attenzione per puntare sul titolo in ottica non prettamente rialzista è stato il Certificato Recovery Top Bonus di Société Générale con ISIN DE000SF3A9R7 che ha come sottostante Lufthansa. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo quotato sulla Borsa di Francoforte.
Azioni Lufthansa: l’analisi tecnica
Le quotazioni di Lufthansa si stanno avvicinando su un supporto chiave pluriennale molto importante, a 8 euro per azione. Quest’area di concentrazione di domanda potrebbe riportare i compratori in vantaggio nel breve-medio periodo, anche considerando quanto evidenziato precedentemente circa la ripartenza del settore aereo e dei viaggi.
Se ciò dovesse accadere, ecco che i target per le posizioni rialziste sarebbero molto ambiziosi. Il primo è identificabile in prossimità della resistenza statica a 12,50 euro, testata in due occasioni da giugno 2021. Superata questa importante area di offerta, i corsi potrebbero successivamente mirare a 17 euro, prossima area resistenziale abbandonata dai prezzi nel novembre 2019.
Se al contrario i corsi dovessero accelerare il movimento discendente, allora una nuova operatività rialzista potrebbe essere valutata da area 7,040 euro, livello al quale i corsi hanno reagito in più occasioni tra aprile e settembre 2020.
Investire su Lufthansa con i Certificati
La situazione descritta sinora su Lufthansa è particolarmente interessante se si guarda al Certificato Recovery TOP Bonus di Société Générale con ISIN DE000SF3A9R7. Questo prodotto è quotato dal 9 agosto 2021 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di emissione di 90,05 euro.
Questo strumento consente agli investitori di ricevere un rimborso a scadenza di 100 euro lordi a patto che alla data di valutazione finale fissata al prossimo 18 marzo 2022 (circa 6 mesi) la quotazione di Lufthansa sia superiore o uguale a quella della Barriera, fissata a 7,50 euro, leggermente sopra lo spot attuale del titolo.
Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 83,30 euro (guadagno lordo potenziale del 20% in circa 6 mesi), mentre le azioni Lufthansa veleggiano circa il 7% al di sopra della Barriera. Lo scenario negativo prevede invece che alla data di valutazione finale le quotazioni siano inferiori a 7,50 euro: il Certificato inizierà a replicare la performance negativa del sottostante calcolata rispetto allo Strike e moltiplicata per l’Importo di Calcolo di 89,238 euro per certificato. Questo causerà una perdita sul capitale investito.
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