Il 30 luglio 2020 è una data cerchiata in rosso sul calendario di molti investitori:
Amazon rilascerà i conti del secondo trimestre 2020. Oltre ai giganti
Facebook ed
Apple, gli investitori monitoreranno infatti con particolare attenzione i risultati finanziari del colosso dell’e-commerce,
con un particolare focus agli effetti portati dai tre mesi in cui si è verificata l’ondata più forte
della pandemia di Coronavirus.
Trimestrale Amazon: il focus di mercato e analisti
In occasione della pubblicazione della prima trimestrale del 2020 a fine aprile, la società guidata da
Jeff Bezos aveva riportato vendite per 75,5 miliardi di dollari, il 26% in più rispetto a un anno prima. Nel periodo hanno deluso gli utili a 2,54 miliardi di dollari (-28,65% rispetto ai 3,56 miliardi dei primi tre mesi del 2019):
a pesare sull’aggregato sono stati i maggiori costi di gestione e di consegna dei prodotti durante il lockdown.
Nella guidance per il secondo trimestre 2020, Amazon ha dichiarato di attendersi ricavi per 75-81 miliardi di dollari e reddito operativo compreso tra -1,5 e +1,5 miliardi di dollari.
Per i tre mesi conclusi lo scorso giugno, gli analisti di VisibleAlpha stimano una nuova contrazione degli utili per azione a 1,32 dollari (il 74,7% meno rispetto ai 5,22 dollari del secondo trimestre 2020) e ricavi per 81 miliardi di dollari (+27,6% rispetto a un anno prima).
Un focus di primaria importanza sarà quello relativo all’Amazon Web Service, segmento ad alta profittabilità che grazie alla tecnologia cloud permette a clienti privati e aziendali di sfruttare diversi servizi tramite internet. Gli esperti prevedono un incremento dei ricavi di AWS a 11 miliardi di dollari, il 30,95% in più del secondo trimestre 2019. I risultati ottenuti da questo settore di Amazon potranno spingere la crescita dei profitti della società in un contesto di incremento delle spese del comparto e-commerce.
A Wall Street le azioni Amazon hanno messo a segno un +62,37% dall’inizio dell’anno,
segnando solo lo scorso 13 luglio nuovi massimi storici a 3.344,29 dollari.
Azioni Amazon: l’analisi tecnica in vista della trimestrale
Il grafico di Amazon evidenzia come le azioni siano inserite in un intenso trend ascendente. Nelle ultime sedute però,
le quotazioni hanno iniziato a rallentare la loro avanzata senza riuscire a superare la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 13 e del 20 luglio scorsi.
Resta ora importante verificare come i prezzi riusciranno a reagire dopo il modello di Pin bar bullish del 23 luglio. A seguito di un tentativo di ripartenza infatti i corsi sono tornati a ridosso dei valori di chiusura del pattern: se non si dovesse verificare una ripresa di vigore da parte dei compratori,
il titolo potrebbe tornare a mettere sotto pressione l’intorno supportivo compreso tra i 2.900 e i 2.954 dollari.
Un breakout di questa, zona dove transitano la trendline disegnata con i top del 10 febbraio e 15 aprile 2020, il livello dinamico che unisce i lows del 15 marzo e 26 maggio 2020 e il supporto orizzontale espresso dai massimi dell’1 luglio scorso, potrebbe
attirare le mire dei venditori.
In questo senso, una rottura dell’area di concentrazione di domanda appena menzionata avrebbe la possibilità di
innescare una correzione in zona 2.459,79 dollari, 50% del ritracciamento di Fibonacci di tutta la gamba rialzista iniziata nella seconda metà di marzo 2020 e supporto statico lasciato in eredità dai top del 15 aprile scorso.
Azioni Amazon: le strategie operative
In prossimità dei conti di un’azienda importante come Amazon occorre prestare particolare attenzione al lato operativo. Una possibile strategia potrebbe essere relativa alla
valutazione di un’operatività di matrice short da 3.032 dollari, con stop loss a 3.125 dollari e obiettivo a 2.800 dollari.