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Per le azioni Apple la settimana in corso è di fondamentale importanza per via della pubblicazione dei risultati del terzo 3° fiscale 2020. Ecco cosa possiamo attenderci
Tra i colossi USA che durante la settimana in corso pubblicheranno i conti del periodo aprile-giugno 2020 vi è il Apple. Il prossimo 30 luglio la società di Cupertino rilascerà la trimestrale del terzo trimestre fiscale 2020. I dati andranno monitorati con attenzione specie dopo il rally del titolo a Wall Street, che da inizio anno ha messo a segno un rialzo del 29,15%, segnando nuovi top storici lo scorso 13 luglio toccando i 399,82 dollari.
A preoccupare sono gli effetti delle misure di contenimento per frenare il contagio del Coronavirus, che ha portato alla chiusura di gran parte dei negozi fisici producendo un’inevitabile calo nelle vendite dei prodotti dell’azienda.
Per i tre mesi conclusi lo scorso giugno, gli analisti censiti da VisibleAlpha stimano utili per azione a 2,21 dollari e ricavi a 51,8 miliardi di dollari, rispettivamente -10,16% e -3,72% nei confronti del medesimo periodo del 2019. Gli esperti si attendono una crescita dei ricavi per servizi, i quali dovrebbero attestarsi a 13,2 miliardi di dollari contro gli 11,5 miliardi segnati nel 3° trimestre fiscale del 2019.
Quest’ultimo aggregato è pari al 17,8% del totale dei ricavi di Apple (l’importanza del comparto dei servizi continua a salire con il tempo) e comprende i servizi di streaming video e musica, l’App Store, Apple Pay ed AppleCare.
Apple: l’analisi tecnica in attesa della trimestrale
Da un punto di vista grafico, i prezzi delle azioni Apple continuano a rimanere inserite all’interno di una tendenza rialzista a dispetto dei ribassi messi a segno dopo i top storici.
Il quadro tecnico inizia però a deteriorarsi: le quotazioni hanno effettuato la violazione della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 22 marzo e 3 giugno 2020, confermando contestualmente il modello di Shooting star dello scorso 12 luglio. Oltre a questo, un segnale di affaticamento dei corsi è dato dalla loro incapacità di passare al di sopra della trendline che unisce i massimi del 30 aprile 2019 e del 23 gennaio 2020.
A complicare il quadro si inseriscono poi la divergenza di inversione bearish sul RSI settato a 14 periodi e la struttura delle ultime barre ribassiste, che presentano un corpo più esteso rispetto a quelle rialziste.
Apple: le strategie operative di breve periodo
Nel breve periodo, rialzi in zona 384 dollari potrebbero essere sfruttati per valutare strategie di natura short con stop loss localizzato a 397 dollari e obiettivo a 360 dollari.
Nel medio periodo un ritorno verso l’intorno resistenziale dei 400 dollari potrebbe provocare una nuova correzione del titolo, con le quotazioni che effettuerebbero il test di entrambi i livelli dinamici menzionati in precedenza. Un’occasione di acquisto interessante potrebbe crearsi nell’eventualità di una discesa in zona 327,64 dollari, dove passano il supporto ereditato dai massimi dello scorso 28 gennaio e il 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato sulla gamba ascendente iniziata nella seconda metà di marzo 2020.