Oggi 17 ottobre parte l’aumento di capitale di Banca MPS da 2,5 miliardi di euro. Al settimo aumento di capitale degli ultimi 14 anni, l’istituto senese dalla grande crisi finanziaria innescata dal fallimento di Lehmann Brothers ha raccolto, tendo anche conto dei contributi pubblici, 30 miliardi di euro.
Tramite questa operazione, Banca Monte dei Paschi di Siena punta a raccogliere i fondi per sostenere costi di ristrutturazione per circa 820 milioni di euro (in gran parte legati a 3.500 esuberi), per mettere in campo investimenti in ambito IT per 350 milioni e per, la rimanente parte (1.200 milioni), rafforzare la disponibilità di cassa ed essere successivamente impegnato nello sviluppo dei crediti alla clientela.
Aumento di capitale MPS: chi sottoscriverà le nuove azioni
Grazie ad una partecipazione al 64%, la parte del leone nell’aumento di capitale di MPS sarà svolta dal Ministero dell’economia, chiamato a mettere sul piatto 1,6 miliardi di euro.
Il Tesoro ha sottoscritto con un pool di banche un contratto di garanzia per la sottoscrizione delle azioni rimaste eventualmente inoptate al termine dell'offerta per l'importo massimo di circa 807 milioni di euro. 50 milioni arriveranno, a sorpresa, da Algebris.
Tutti i dettagli dell’operazione
L’operazione di rafforzamento patrimoniale ha ad oggetto 1.249.665.648 azioni ordinarie BMPS che saranno offerte in opzione, a ciascuna azione in circolazione è stato accreditato un diritto di opzione valido per la sottoscrizione delle azioni, in ragione di 374 nuove azioni ogni 3 possedute.
Nell’ambito dell’aumento di capitale, il 26 settembre le azioni MPS sono state raggruppate nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 100 esistenti e, di conseguenza, il numero di titoli è passato da 1.002.405.887 a 10.024.058 nuove azioni ordinarie con Isin IT0005508921 (nel corso dell’operazione sono state annullate 87 azioni per consentire la quadratura).
Il prezzo di sottoscrizione dei nuovi titoli è stato fissato 2 euro per per ciascuna azione, pari ad un ammontare massimo di 2.499.331.296 euro.
Le azioni dell’aumento di capitale avranno godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni BMPS in circolazione e saranno, pertanto, fungibili con le azioni ordinarie BMPS negoziate sul mercato regolamentato Euronext Milan. Di conseguenza, le azioni saranno munite della cedola n. 2 e seguenti e avranno il codice Isin IT0005508921. Ai diritti di opzione per la sottoscrizione delle azioni è stato attribuito il codice Isin IT0005509002.
Aumento di capitale MPS i punti fondamentali
Azioni esistenti |
10.024.058 azioni |
Ammontare |
2,5 miliardi euro |
Nuove azioni |
1.249.665.648 azioni |
Rapporto di sottoscrizione |
374 nuove azioni ogni 3 possedute |
Prezzo di sottoscrizione |
2 euro per azione (2.499.331.296 euro complessivi) |
Codice Isin azioni MPS |
IT0005508921 |
Codice Isin diritti di opzione MPS |
IT0005509002 |
Il calendario dell’operazione
I diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena decadenza, all’interno del periodo di opzione che, estremi compresi, va dal 17 al 31 ottobre 2022.
I diritti di opzione saranno negoziabili sul mercato regolamentato Euronext Milan dal 17 al 25 ottobre 2022 ed i diritti di opzione non esercitati entro il termine del periodo di opzione saranno offerti nella cosiddetta asta dell’inoptato il 1° ed il 2 novembre 2022 ed esercitati entro il 3 novembre 2022.
Calendario Aumento di capitale MPS
|
Data Inizio |
Data Fine |
Esercizio diritti di opzione |
17 ottobre |
31 ottobre |
Negoziazione diritti di opzione |
17 ottobre |
25 ottobre |
Asta inoptato |
1 novembre |
2 novembre |
Esercizio inoptato |
1 novembre |
3 novembre |
Aumento di capitale iperdiluitivo e rolling
Come rilevato qualche giorno fa in un altro articolo ( MPS: aumento di capitale interamente garantito, inizio il 17 ottobre), quella messa in campo dalla banca più vecchia del mondo (MPS è nata nel 1472), rappresenta un’operazione “iperdiluitiva”.
Non a caso il cosiddetto “coefficiente K” (il numero utilizzato per rettificare il valore di borsa di un titolo a seguito di un'operazione sul capitale) si attesta a 0,20837017 (in caso di valori pari o inferiori a 0,3 l’operazione è definita iperdiluitiva).
Nel caso di questo tipo di operazioni, in cui l'emissione di nuove azioni avviene per un multiplo rispetto alle vecchie in circolazione, nel corso del periodo di opzione sarà di conseguenza applicato il cosiddetto metodo “rolling”: per gli azionisti che ne faranno richiesta, il rolling prevede la facoltà di ricevere le nuove azioni al termine della giornata (si tratta di un escamotage per permettere di effettuare l'arbitraggio tra azioni e diritti di opzione già a partire dal primo giorno e quindi di evitare anomalie di prezzo).
Essendo un’operazione con “caratteristiche di forte diluizione", rileva la Consob, e quindi esiste “il rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichi una forte volatilità del prezzo delle azioni dell'emittente, inclusa una sopravvalutazione del prezzo di mercato rispetto al suo valore teorico". "Per prevenire tale rischio, l'aumento di capitale in parola sarà gestito secondo il modello c.d. rolling".
Azioni in rosso, crollo dei diritti
Il prezzo di offerta incorpora uno sconto del 7,79% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp) sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana delle azioni Bmps alla sera del 12 ottobre 2022. Dopo la chiusura della seduta di venerdì, lo sconto su Terp si è era ridotto al 3,5% a seguito delle forti vendite sul titolo, che hanno spinto la capitalizzazione sotto i 100 milioni di euro.
Il prezzo di chiusura di venerdì, pari a 9,9 euro, è stato quindi rettificato a 2,063 euro mentre il prezzo dei diritti è stato fissato a 7,837 euro.
In corrispondenza del giro di boa, le azioni quotano in rosso del 3,1% a 2 euro tondi mentre i diritti fanno registrare un tonfo del 90% attestandosi a 0,752 euro.
BCE: aumento capitale a elevato rischio di esecuzione
Si tratta di un’operazione, ha rilevato la BCE, “ad un elevato rischio di esecuzione, in relazione alla ridotta capitalizzazione della Banca e alla delicata congiuntura macroeconomica domestica e internazionale".
La Banca centrale inoltre sottolinea “la distanza che rimarrebbe, a fine 2024, fra il Tier 1 Ratio del Gruppo e quello dei suoi peers, poiché sulla base del Piano il Tier 1 ratio di Gruppo aumenterebbe fino al 14,2% a fine 2024, posizionandosi comunque per circa 70 bps al di sotto del livello medio delle banche significative europee e di circa 150 bps al di sotto dell'attuale media delle banche significative italiane. Il persistere di tale gap, nel lungo periodo, potrebbe rappresentare un possibile ostacolo a future operazioni di fusione con un partner industriale". Inoltre, in caso di mancata esecuzione dell'aumento di capitale, MPS rimarrebbe "estremamente vulnerabile a ogni possibile evoluzione negativa dello scenario".