Advanced Micro Devices (AMD) è attesa alla prova dei conti trimestrali, domani, dopo la chiusura di Wall Street, ma le aspettative positive si scontrano con un clima di crescente incertezza legato alle restrizioni sulle esportazioni di chip dagli Stati Uniti alla Cina.
Per il primo trimestre, gli analisti si attendono ricavi pari a 7,13 miliardi di dollari, in crescita del 30% a/a. Gli utili rettificati dovrebbero raggiungere 1,55 miliardi (0,94 dollari per azione), con un incremento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il segmento dei data center è atteso in crescita del 55% a 3,63 miliardi.
Nelle ultime settimane, diversi analisti hanno rivisto al ribasso i loro target di prezzo sul titolo. Bank of America Securities ha recentemente abbassato il proprio obiettivo da 110 a 105 dollari, definendo le nuove norme imposte dall’amministrazione Trump una sorta di “blocco effettivo” delle spedizioni dei chip MI308.
La società ha avvertito lo scorso mese che, se non otterrà una licenza per esportare, potrebbe dover registrare oneri fino a 800 milioni di dollari. A fine aprile, anche Deutsche Bank ha tagliato il target price di AMD da 120 a 105 dollari, mentre Wedbush Securities lo ha ridotto da 150 a 115 dollari.
Secondo i dati di Visible Alpha, il target di prezzo medio tra gli analisti che seguono AMD è attualmente di 123,50 dollari, con un potenziale di rialzo del 25% rispetto alla chiusura di venerdì. Vediamo ora l’analisi tecnica e le strategie operative con i CFD di IG.
Azioni AMD: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
In questo nuovo appuntamento, Riccardo Designori ha deciso quindi di concentrarsi su AMD. Come possiamo osservare dal grafico daily, nelle ultime sedute le quotazioni si sono riportate in prossimità della soglia psicologica dei 100 dollari.
Inoltre, i prezzi si sono avvicinati alle resistenze dinamiche di lungo periodo, individuate tramite la linea di tendenza discendente che collega i massimi decrescenti del 9 ottobre 2024 e del 25 marzo 2025. Un primo segnale di debolezza rispetto al recupero dei minimi recenti è arrivato con la candela del 1° maggio. Tuttavia, molto potrebbe cambiare con la pubblicazione dei dati trimestrali in agenda domani.
A livello operativo, l’area degli 85,30 dollari potrebbe rappresentare un punto interessante per sviluppare strategie rialziste, con stop loss da posizionare in caso di chiusura giornaliera sotto quota 83,75 dollari. Il primo target potrebbe essere in area 96,30 dollari, mentre un obiettivo più ambizioso consisterebbe nella rottura delle resistenze dinamiche sopra i 100 dollari.
Sul fronte opposto, qualora i dati deludessero e le quotazioni restassero sotto la soglia dei 100 dollari, si potrebbero valutare strategie ribassiste con ingressi short in area 99,60 dollari e stop loss posizionato sopra i massimi del 2 aprile, quindi sopra 104,90 dollari. In tal caso, il primo target potrebbe essere posto a 92,20 dollari, mentre il successivo in area 85,60–85,70 dollari.
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