Domani Advanced Micro Devices (AMD) comunicherà i risultati del secondo trimestre, dopo la chiusura di Wall Street. L’attenzione degli investitori è alta, soprattutto dopo la corsa del titolo negli ultimi mesi e in un contesto di possibili allentamenti delle restrizioni sulle esportazioni di chip verso la Cina.
A maggio, AMD aveva avvertito di un impatto negativo di circa 800 milioni di dollari sui ricavi a causa delle restrizioni alle vendite di chip verso la Cina. Tuttavia, lo scorso mese la società ha dichiarato di voler riprendere le esportazioni dei suoi chip MI308 verso il Paese asiatico, non appena riceverà l’approvazione finale dalle autorità statunitensi. Questa prospettiva ha contribuito a rafforzare il sentiment positivo sul titolo.
Trimestrale AMD 5 agosto 2025: le attese di Wall Street
Per il secondo trimestre, gli analisti prevedono ricavi per 7,43 miliardi di dollari, in crescita del 27,3% rispetto all’anno precedente, con utili rettificati attesi a 0,48 dollari per azione. Il dato evidenzia un calo rispetto agli 0,69 dollari dello stesso periodo del 2024.
Nel trimestre scorso, AMD ha registrato ricavi per 7,44 miliardi di dollari, in crescita del 35,9% su base annua, battendo le stime degli analisti del 4,4%. Anche l’utile operativo rettificato ha superato le previsioni, sebbene l’azienda abbia visto aumentare i livelli di inventario. Negli ultimi due anni, AMD ha superato le stime di ricavi in ogni trimestre, con un margine medio dell’1,5%.
Il prezzo obiettivo medio degli analisti è di 155,96 dollari, con valutazioni che oscillano tra 111 e 210 dollari. UBS ha recentemente alzato il target a 210 dollari, mentre Bank of America lo ha portato a 200 dollari, prevedendo una quota di mercato CPU superiore al 30% entro il 2026. Vediamo ora l’analisi tecnica e la strategia con i CFD di IG.
Azioni AMD: analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Osservando il quadro tecnico, notiamo come la scorsa settimana, con i massimi registrati il 31 luglio, il titolo abbia messo sotto pressione l’importante resistenza in area 185 dollari, livello che in passato si è dimostrato particolarmente significativo.
Proprio a cavallo tra il 30 e il 31 luglio si è formato un pattern ribassista, che potrebbe favorire strategie short in caso di allunghi sopra i top di venerdì scorso, segnati a 174,39 dollari. Un eventuale ritorno rapido verso l’area di resistenza potrebbe offrire l’opportunità di impostare operazioni ribassiste di stampo speculativo ma con un profilo rischio/rendimento interessante.
Un’ipotesi operativa potrebbe prevedere uno short in area 184,78 dollari con stop in prossimità di 194 dollari e un target iniziale in area 162,25 dollari, corrispondente ai massimi del 17 luglio. Successivamente, il movimento potrebbe estendersi fino all’area dei 144 dollari, che rappresenta un livello tecnico chiave: si tratta infatti di un’area di forte importanza sia nel dicembre dello scorso anno sia a fine giugno 2025
Inoltre, in corrispondenza di questo livello è presente un piccolo gap ancora aperto, formatosi proprio nella fase di rottura rialzista che aveva dato il via agli ultimi forti guadagni. Questa stessa area, intorno a 144 dollari, potrebbe diventare il punto di partenza per strategie rialziste, con ingressi da valutare in prossimità del livello e stop sotto i minimi di inizio luglio, intorno a 130 dollari. In tal caso, il primo obiettivo potrebbe essere posto in area 162, con possibile successivo ritorno verso la zona dei massimi di 185 dollari.
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