Sapevate che a Wall Street nel primo mese dell'anno si verifica un fenomeno, denominato Barometro di Gennaio, che può determinare il corso delle azioni per il resto del tempo? Questa indicazione è scaturita da uno studio effettuato nel 1972 da Yale Hirsch, l'autore dello Stock Trader's Almanac del 1967.
Quest'ultimo è un almanacco, oggi rappresentato attraverso un sito Web, che raccoglie dati, informazioni, cicli e tendenze storiche delle azioni a Wall Street, costituendo una fonte preziosa per gli investitori nelle proprie strategie di portafoglio.
Barometro di Gennaio: cos'è e come funziona
Il Barometro di gennaio è un segnale di mercato che afferma che i rendimenti di gennaio prevedono quelli per il resto dell'anno. In sostanza, se la performance dal 1° al 31 di questo mese dell'indice S&P 500 sarà positiva, in genere anche quella alla fine dell'anno lo diventerà.
Al contrario, qualora il mercato vada male a gennaio, per il resto dell'anno dovranno attendersi risultati negativi. Questo significa che i trader potrebbero comportarsi di conseguenza, cronometrando il mercato. Ad esempio, possono aspettare l'esito di Wall Street a gennaio e investire solo negli anni in cui in quel mese la Borsa americana è in rialzo e starne fuori quando il barometro prevede un pullback.
Il fenomeno si è riscontrato solo negli Stati Uniti in modo coerente, ma non nelle altre Borse. Ciò implica quindi che si tratta di una sorta di "anomalia" tipica delle azioni a stelle e strisce. Alcuni sostengono che il Barometro di gennaio abbia un effetto auto-rinforzante, nel senso che gli investitori che vedono performance positive a gennaio sono più propensi ormai ad acquistare più pesantemente le azioni facendone crescere il prezzo.
Barometro di Gennaio e Rally di Babbo Natale
Il Barometro di Gennaio è in qualche modo legato anche a un altro fenomeno elaborato nello stesso periodo dallo Stock Trader's Almanac: il
Rally di Babbo Natale. Quest'ultimo è un fenomeno secondo cui nelle ultime cinque sedute dell'anno in corso e nelle prime due dell'anno successivo, a Wall Street si determina un rialzo. Quando ciò avviene ed è confermato poi dal Barometro di Gennaio, l'S&P 500 termina l'anno tendenzialmente in positivo.
I numeri fino ad ora
Secondo gli studiosi del Barometro di Gennaio, i dati rilevano una precisione dell'84,5% nel periodo compreso tra il 1950 e il 2021. Negli ultimi due anni, i risultati sono stati contrastanti. Nel 2022, il crollo di quasi il 20% dell'S&P 500 ha avuto come preludio una perdita di oltre il 5% nel mese di gennaio; mentre nel 2023, dopo una crescita del 6,18% a gennaio, l'indice ha chiuso l'anno con un balzo di oltre il 24%.
A giudizio di alcuni critici, comunque, i risultati del Barometro di Gennaio sono in gran parte illusori, in quanto dopotutto i mercati azionari statunitensi sono cresciuti annualmente circa il 70% delle volte dal 1945 al 2021.