Quello del 2024 è il secondo anno consecutivo in cui a Wall Street si registra un rialzo di oltre 20 punti percentuali. Gli investitori sono stati attratti dalle azioni grazie al boom dell'intelligenza artificiale, alla resilienza sorprendente dell'economia americana, all'inizio del ciclo dei tagli ai tassi di interesse della
Federal Reserve, agli utili straordinari soprattutto delle aziende a grande capitalizzazione e, dulcis in fundo, all'affermazione di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 5 novembre.
Il movimento rialzista partito a ottobre 2022 ora ha fatto aumentare l'indice S&P 500 di quasi due terzi del suo valore, il che fa pensare a qualcuno che il rally possa concedersi una pausa nel 2025, anche a causa delle incertezze di natura economica e geopolitica. Tuttavia, guardando ai mercati rialzisti del passato, il rendimento dell'ultimo è stato meno della metà rispetto a quello medio dei precedenti. Questo implica che ancora ci può essere spazio per correre.
Vediamo, quindi, quali sono stati i 10 mercati rialzisti a partire dal 1950 e quanto hanno reso durante il loro ciclo (dati Truist Advisory Services/LSEG).
Ottobre 1957-Dicembre 1961
L'S&P 500 è aumentato dell'86% durante il periodo iniziato a ottobre 1957 e terminato a dicembre 1961. L'America si era ormai ripresa dalla Grande Recessione degli anni '30 e si apprestava a vivere un periodo aureo determinato dal boom economico.
Giugno 1962-Febbraio 1966
Dopo sei mesi dal primo ciclo rialzista, Wall Street ha vissuto un secondo periodo che è andato da giugno 1962 a febbraio 1966. La performance dell'80% consacrava una fase di sviluppo intenso dell'economia a stelle e strisce.
Ottobre 1966-Novembre 1968
Una breve interruzione di otto mesi ha anticipato il terzo periodo rialzista a Wall Street durato fino a novembre del 1968 e che ha registrato una performance del 48%. A giugno di quell'anno, l'America fu scioccata dall'assassinio di Robert Francis Kennedy.
Maggio 1970-Gennaio 1973
C'è stato bisogno di attendere 18 mesi per assistere a un altro rally a Wall Street. A maggio 1970 l'S&P 500 ha cominciato a salire fino a toccare un massimo a gennaio 1973, con un rendimento del 74%. A dicembre 1971 il G10 ha firmato la fine degli Accordi di Bretton Woods, secondo la quale veniva data libertà di fluttuazione dei cambi.
Ottobre 1974-Novembre 1980
Quello intercorso tra ottobre 1974 e novembre 1980 è stato il secondo più lungo mercato rialzista della storia di Wall Street, dove il principale benchmark è avanzato di 126 punti percentuali. Ciò che risalta in maniera particolare è il fatto che la performance ha avuto luogo nonostante due terribili shock inflazionistici, del 1973 e del 1979, che hanno messo in ginocchio l'economia mondiale.
Agosto 1982-Agosto 1987
Il mercato rialzista quinquennale tra agosto 1982 ad agosto 1987 ha preparato il terreno per il più grande crollo giornaliero nella storia della Borsa americana. Il 19 ottobre 1987 è stato il giorno passato alla storia come il lunedì nero, in cui il Dow Jones è sprofondato del 22%. Durante il grande rally, l'S&P 500 aveva guadagnato il 229%.
Dicembre 1987-Marzo 2000
Lo shock del lunedì nero è durato poco e non ha determinato contraccolpi particolari sull'economia americana. Le quotazioni a Wall Street si sono riprese presto e a dicembre del 1987 hanno iniziato un trend impressionato terminato a marzo 2000, con il crollo delle dot-com. Durante la fase d'oro, però, l'indice S&P 500 è salito del 582%.
Ottobre 2002-Ottobre 2007
Anche qui una tempesta finanziaria ha interrotto un lungo rally, quello andato in scena dall'ottobre 2002 all'ottobre 2007 e che ha portato guadagni per il 101%. La crisi dei mutui subprime però era dietro l'angolo e ha rovinato la festa agli investitori, con effetti devastanti che si sono fatti sentire per molti anni.
Marzo 2009-Febbraio 2020
Come spesso avviene dopo i grandi tsunami, la Borsa riemerge con uno scatto importante. A marzo del 2009, Wall Street ha intrapreso un percorso ascendente finito a febbraio 2020, registrando un ritorno del 401%. A mettere fine al rally stavolta è stato il sopraggiungere della pandemia da Covid-19 che ha devastato l'economia mondiale, provocando solo negli Stati Uniti decine di milioni di disoccupati.
Marzo 2020-Gennaio 2022
Lo shock pandemico non ha impedito una lesta ripresa della Borsa di New York, che già da subito ha preso a crescere mettendo in campo un guadagno del 114% fino a gennaio 2022. A porre fine ai giochi ci ha pensato in tal caso l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni, che ha costretto la Fed a un ciclo di rialzi ai tassi di interesse durato circa 16 mesi.