Festeggiano i possessori di bond emergenti ad alto rendimento. Nell’ultimo mese, oltre alla tenuta del dollaro, va segnalata la forza di alcune valute emergenti hanno guadagnato terreno contro euro garantendo a chi ha dato fiducia a questi asset obbligazionari una rivalutazione valutaria combinata ad un ricco contributo cedolare.
Merito di un sentiment di mercato particolarmente positivo e che prevede due nuovi tagli nei tassi americani entro fine anno, decisione solitamente bullish per le divise emergenti.
E così, quelle valute in grado di offrire attraverso le obbligazioni emesse in valuta locale generosi tassi reali come ad esempio il Peso messicano, il Real brasiliano e il Rand sudafricano, hanno consolidato i loro guadagni anche nell’ultimo mese. Azzerando le perdite da inizio anno.
Focus su Rand sudafricano e Peso messicano
La forza di diverse materie prime sta supportando l’andamento di quelle valute produttrici ed esportatrici di commodities che ovviamente traggono beneficio dal rialzo dei prezzi. Nello specifico oggi mi concentro su Peso messicano e Rand sudafricano analizzando la situazione tecnica e relative prospettive.
Per il cambio USD/ZAR il 2025 è stato particolarmente negativo con un andamento costantemente ribassista che ha permesso al rand di posizionarsi su livelli, quelli di area 17, al di sotto dei quali si prefigurerebbe una interessante opportunità di incremento delle posizioni lunghe di ZAR. Il grafico ci permette infatti di apprezzare l’elegante figura di testa e spalla ribassista in formazione. Bucare verso il basso questi supporti prefigurerebbe un proseguimento della forza del rand con obiettivi ambiziosi da collocare tra 14 e 15 per USD/ZAR.

Passando ad un altro rapporto di cambio che ha vissuto un 2025 complesso, USD/MXN, notiamo anche qui come il Peso messicano ha girato praticamente a senso unico contro dollaro americano da inizio anno. I timori verso le politiche di dazi di Trump si sono sgonfiati con il cambio che ora si sta appoggiando sui massimi di settembre 2023 a 18,5. Anche in questo caso, come per il Rand, una discesa sotto i supporti garantirebbe ulteriore upside al peso messicano fino ai minimi del 2024 di 16,5.

Due valute che stanno per ora trasmettendo sicurezza agli investitori e sulle quali conviene rimanere ancora lunghi sfruttando il potenziale garantito dai generosi tassi di interesse offerti, soprattutto in termini reali. La prospettica debolezza del dollaro e materie prime in ripresa potrebbero essere due fattori in grado di alimentare ulteriore upside nei prossimi mesi.
Ovviamente incombono per le valute emergenti rischi costanti di improvvisa volatilità sui mercati finanziari forse troppo generosi nelle performance e che ne incrinerebbero il percorso. Ma su questo non mancherò di fornire nuovi aggiornamenti.