Succede di tutto sullo yen dopo la riunione della Bank of Japan, la prima delle grandi banche centrali a riunirsi nel 2023. Se prendiamo ad esempio USD/JPY, l’escursione giornaliera è stata di ben 400 pips passando da 127,5 a 131,5. Il mercato prima ha reagito vendendo yen sull’impulso di notizie non poitive per la divisa nipponica, ma dopo poche ore ci si è accorti che le parole del Governatore Kuroda potrebbero essere un messaggio per rendere ordinato il processo di avvicinamento al rialzo dei tassi di interesse.
Bank of Japan prudente con timori recessione globale
Le attese degli operatori hanno spostato le attese di tale operazione da aprile a giugno, con una probabilità del 100%. La Banca centrale giapponese ha confermato che la politica di controllo della curva dei rendimenti rimane e che continuerà ad acquistare grandi quantità di bond governativi. Kuroda ha anche fatto notare che il rallentamento economico in atto sta coinvolgendo il Giappone e questo ha fatto abbassare le stime di crescita. Per questo la BoJ deve avere più tempo per valutare gli impatti dell’aggiustamento della banda di oscillazione introdotto a dicembre: questo è uno dei motivi che ha fatto slittare di un paio di mesi le attese degli operatori.
Effettivamente uno dei dati macro più osservati dagli analisti, quello sugli ordini di macchinari, è sceso nel Paese dell'8,3% contro il -1% atteso. Questi dati su base annua trasformano il regresso al 3,7%. Siamo di fronte alla prima contrazione annuale dal 2021.
L’inflazione nazionale si è attestata in linea con le attese al 4% confermando anche su questo fronte ciò che i tassi a lunga scadenza dicono da tempo: l’attuale politica monetaria non è più adeguata per contenere l’aumento dei prezzi al consumo. Lo yen forte sta attutendo questo effetto e probabilmente una manovra sul costo del denaro proseguirebbe la tendenza favorendo il rientro più veloce dell’inflazione. All’orizzonte c’è però anche un possibile cambio di passo nella politica monetaria di FED e BCE e per questo la BoJ rimane prudente temendo una recessione globale.
USD/JPY: analisi tecnica e livelli trading
Lato UsdJpy il grafico si configura ideale per i trend followers con la media mobile a 20 giorni a fare da sponda di resistenza in ogni tentativo di rimbalzo. In maniera chirurgica è stato così anche dopo il meeting della BoJ. Per la terza volta in pochi giorni la resistenza dinamica ha contenuto la corsa del cambio a 131,5. Questa rimane la zona sui cui valutare strategie di matrice short, con le quotazioni che trovano in area 127 l’ultimo supporto utile prima di un affondo decisamente più consistente che vedrebbe il suo obiettivo ideale nella zona compresa tra 115 e 120.