La Banca centrale norvegese e la Banca centrale svedese hanno preso importanti decisioni sui tassi di interesse la scorsa settimana. La prima mantenendoli invariati, la seconda tagliando di 50 punti base.
- La Norges Bank non ha potuto che mantenere i tassi di interesse al 4,5% per tamponare le vendite che da settimane stanno colpendo la corona norvegese.
- La Riksbank (Banca centrale svedese) ha invece tagliato i tassi di 50 punti base portandoli al 2,75% nel tentativo di rivitalizzare l’economia dopo aver preso atto che l’inflazione, per ora, non è un problema.
Due manovre che potremmo definire opposte (il tono dei norvegesi non è stato certo "dovish") e che hanno dato spinta al cross NOK/SEK, un classico rapporto di cambio tra paesi vicini che determina i vantaggi competitivi dell’uno rispetto all’altro. E quindi molto scambiato soprattutto tra i trader scandinavi.
Banche centrali Norvegia e Svezia: le ragioni
A breve mi occuperò di analizzare dal punto di vista grafico questo cross valutario, ma intanto cerchiamo di comprendere il contesto generale.
In Norvegia l’inflazione core è scesa sotto al 3% ai minimi dal 2021, un dato non ancora sufficiente per costringere alla Banca centrale l’avvio di una fase di "easing" monetario soprattutto con una divisa in caduta da tempo. Ridurre il costo del denaro avrebbe impatti negativi sulla NOK con ovvie conseguenze anche per l’inflazione vista la natura di paese importatore della Norvegia.
Questo fattore si va a legare a doppio filo con un prezzo del petrolio Brent che fatica a risalire nonostante le tensioni geopolitiche che coinvolgono Russia e Medio Oriente. E qui la Cina ha una responsabilità diretta visto che i dati macro non fanno che confermare il persistere di un rallentamento economico al quale le autorità di Pechino faticano a dare risposta.
Da una parte la Norvegia vorrebbe rilanciare l’economia con un taglio nei tassi, dall’altra il rischio è quello di abbattere la NOK al punto tale da innescare una nuova fiammata inflazionistica. Le previsioni della banca centrale sui tassi si limitano così ad un 4% di costo del denaro entro fine 2025 (quindi meno 75 punti base), ma nessun taglio negli ultimi mesi del 2024.
In Svezia invece economia stagnante e inflazione sotto al 2% danno margini di manovra ad una Banca centrale che potrebbe anche permettersi una corona svedese più debole senza innescare pericolosi fenomeni inflattivi. Il mercato stima tassi al 2% (quindi 75 punti base in meno) entro fine 2025.
Forex: NOK/SEK verso la parità
Con politiche monetarie così divergenti il cross NOK/SEK ha preso una direzione ben precisa che credo potrebbe garantire alla NOK diversi mesi di overperformance qualora venisse confermato il break di 0,98.
Per tre volte negli ultimi 2 anni NOK/SEK ha tentato di scendere sotto 0,95. Un segnale importante che penso vada a rafforzare l’ipotesi di una risalita sopra la parità (e forse qualcosa di più) per NOK/SEK nei prossimi mesi. Trade long da preferire.