Sebbene spesso trascurata dagli investitori, la sterlina britannica ha finora mostrato performance decisamente positive nel 2025, accompagnate da un interessante rendimento cedolare per chi investe in obbligazioni denominate in questa valuta.
Sterlina: i due fattori che sostengono la valuta
A sostenere il rafforzamento della valuta britannica sono principalmente due fattori. Da un lato, la crescente debolezza e sfiducia del mercato nei confronti del dollaro USA, dall’altro, l’atteggiamento più cauto della Bank of England, che recentemente ha mostrato minor propensione a tagliare i tassi di interesse rispetto alle attese di qualche settimana fa.
Il Regno Unito ha registrato, nel primo trimestre dell’anno, uno dei tassi di crescita più solidi tra i Paesi del G7, un dato confermato anche dalle recenti e brillanti rilevazioni sulle vendite al dettaglio. Inoltre, l’inflazione core rimane elevata al 3,8%, con quella relativa ai servizi ancora ben sopra il 5%.
In questo contesto, le aspettative di taglio dei tassi ufficiali da parte del mercato si sono ridotte, aumentando l’attrattività della sterlina rispetto a un dollaro americano in difficoltà, e rendendola un’alternativa credibile accanto all’euro.
Con tassi d’interesse al 4,25%, è improbabile che la Bank of England proceda con una riduzione nella riunione prevista per il 19 giugno (Calendario riunioni BoE 2025: i meeting della Bank of England). Più probabile, invece, che l’istituto centrale attenda l’evoluzione della politica monetaria della Federal Reserve, che il mercato inizia a ritenere possa orientarsi verso un taglio dei tassi già a partire da settembre.
Allo stesso tempo, sarà importante monitorare i dati macroeconomici britannici: ad esempio, il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,6%, elemento che potrebbe incidere sulle prossime decisioni. Le questioni commerciali e i dazi impattano solo marginalmente Londra, che può contare su un accordo con l'amministrazione Trump, sebbene dai risultati ancora modesti in termini di bilancia commerciale.
Forex, GBP/USD: il quadro tecnico
Il cambio GBP/USD, noto anche come Cable, ha registrato un progresso superiore all’8% negli ultimi sei mesi, evidenziando un trend rialzista solido. Dal punto di vista tecnico, il grafico lascia spazio alla possibilità di un ritorno in area 1,40/1,42, corrispondente ai massimi toccati nel 2018 e nel 2021.
Nel breve termine, è difficile immaginare che la sterlina riesca a superare le resistenze tecniche sopra citate, a meno che il dollaro non subisca un forte deterioramento del sentiment. È più probabile una fase di consolidamento in attesa dell’autunno, quando l’incertezza economica globale potrebbe iniziare a manifestare effetti più significativi.
In questo contesto, un ritorno del cambio GBP/USD in area 1,40 appare come un obiettivo realistico, anche alla luce del recente riavvicinamento tra Londra e Bruxelles, che potrebbe favorire ulteriori flussi di capitale. Tale livello di prezzo rappresenterebbe un’importante soglia strategica su cui valutare eventuali sviluppi futuri alla luce della price action che si delineerà sul Cable.