La guerra tra Russia e Ucraina ha creato scompiglio nell’intero mondo emergente, anche se si sono viste delle interessanti tendenze. Non tutte le valute hanno perso terreno, dimostrando che il mercato in questo momento è molto selettivo.
Il rublo naturalmente ha pagato a caro prezzo la decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Le sanzioni durissime contro il Paese e le sue banche hanno prodotto l’effetto immediato di una fuga di capitali con la Borsa di Mosca in calo del 60% rispetto ai valori di novembre 2021.
Il lavoro di rialzo dei tassi fatto dalla Bank of Russia per arginare l’inflazione è stato spazzato via dalle decisioni di Putin. USD/RUB ha toccato quota 90 e nonostante gli interventi sul mercato dei cambi da parte dell'istituto centrale, l’inevitabile recessione porterà dietro di sé ulteriori svalutazioni.
Gli spread dei bond russi rispetto a quelli americani sono ovviamente esplosi. Superato e raddoppiato lo spread di 10 punti percentuali offerto dalla carta brasiliana. Tre volte in più di quella pagato dai bond messicani. I money manager investiti sui mercati emergenti hanno immediatamente aggiustato le posizioni andando a premiare le divise meno esposte alle conseguenze della svalutazione del rublo.
In primis le divise latino americane il cui sconto fondamentale appare ancora interessante. Colpite duramente invece lira turca e zloty polacco per la vicinanza geografica e la dipendenza dal crescente prezzo delle materie prime delle due economie.
Rand sudafricano: analisi fondamentale e strategie operative
C’è una valuta del mondo emergente sulla quale puntare relativamente a una fase di debolezza imminente, il rand sudafricano. L’oro vicino ai 2.000 dollari l’oncia, ma anche la risalita dei metalli industriali in genere hanno favorito la divisa.
La Banca centrale sudafricana non sembra aver voglia di spingere sul rialzo dei tassi in modo così forte come altri Paesi e questo sarebbe uno dei motivi per il quale i mercati di fronte ad una fase più volatile di risk-off, potrebbero decidere di alleggerire le posizioni in rand prendendo un po' di profitto.
Il grafico sembra invitare al long USD/ZAR. Le divergenze tra MACD e cambio spot, combinate al tentativo di sfondamento della trendline rialzista che guida il mercato rialzista da giugno, rappresentano i giusti ingredienti per assistere a una ripartenza del cambio e quindi della debolezza del rand. La mia idea di trading è che si può già ora entrare long incrementando la posizione al superamento di 15,70. Stop da posizionare sotto 14,90.