Il Messico e la sua valuta continuano ad essere bersagliati dalle vendite, con il Peso messicano entra in una fase di debolezza che da semplice rimbalzo a questo punto rischia di diventare qualcosa di più simile alla ripartenza di un bear market.
Citando con toni dovish i rischi di rallentamento globali e le aspettative comunque positive sul calo delle pressioni inflazionistiche nonostante i recenti dati, Banxico ha fornito buone scuse al mercato per vendere il Peso. L’inflazione di luglio è salita al 5,57% dal 4,9%, mentre l’inflazione core è scesa al 4,1%, diciottesimo mese di calo consecutivo.
Il mercato si attende tagli sistematici nei tassi per il prossimo anno da parte della Banca centrale di Città del Messico, con un ritorno al 9% in sintonia con la politica monetaria della FED che da settembre in avanti alleggerirà la pressione sul costo del denaro. Naturalmente uno scenario non positivo per la divisa messicana anche perché non condiviso da altre realtà del mondo LATAM.
Il Brasile ad esempio sta valutando se alzare addirittura i tassi e questo crea opportunità di arbitraggio che non fanno bene alla divisa in fase di easing oltretutto con una fiducia ai minimi dopo il cambio di Presidente nelle recenti elezioni.
Peso messicano: qualcosa si è rotto, la volatilità continuerà
Analizzando il MACD mensile di EURMXN, il ritracciamento del 50% di Fibonacci del movimento bullish a 17,7 è stato raggiunto e questo probabilmente ha rappresentato il punto di massima forza per una delle currency emergenti rivelazione del periodo post Covid. Gli ampi interessi reali offerti sui bond denominati in Peso messicani hanno garantito adeguata remunerazione.
Dalle elezioni presidenziali in avanti questo non basta più al mercato. Ecco dunque che che il rimbalzo potrebbe proseguire fin sotto quota 23 nella peggiore delle ipotesi (ma già il 21,7 che rappresenta il 38,2% del ritracciamento della discesa cominciata nel 2020 è stato colpito), prima di un ritorno dei compratori più convinto.
Andando sul cambio sicuramente più liquido e scambiato dai trader, l'USDMXN, il grafico ci dice anch’esso in modo chiaro che l’inversione di tendenza è arrivata. Il MACD sta risalendo verso l’alto e indica l’opportunità di alleggerire le posizioni in pesos magari sul prossimo movimento favorevole alla divisa messicana.
Una divisa emergente che ha garantito ampi profitti ai suoi investitori negli anni post Covid che ora appare in difficoltà. Solo una politica monetaria americana più dovish del previsto e la certezza che non sarà Trump il prossimo inquilino della Casa Bianca potrebbero rilanciare le sorti del Peso, con la divisa messicana che continuerà comunque a vivere momenti di volatilità negativa nei prossimi mesi.