In un articolo di inizio agosto (Forex: lo yuan cinese reagisce, ma non finisce qui) avevo sollevato il tema della debolezza della valuta cinese ben prima che i media si accanissero contro l’andamento deludente di una delle divise più “vendute” da gestori e analisti negli ultimi anni per le promettenti (a sentire gli esperti) prospettive della carta di Pechino.
Prospettive che in realtà non si sono per ora materializzate in grandi vantaggi per i possessori di bond, fondi e ETF che investono su titoli di Stato cinesi. La svalutazione ha più che compensato in negativo l’aumento dei prezzi causato da un ribasso nei tassi di interesse attuato dalla Banca centrale nel tentativo di contrastare la deflazione sempre più vicina.
Il titolo di quell’articolo terminava con un “ma non finisce qui” a evidenziare che il rimbalzo in corso in quel periodo avrebbe avuto vita breve. Così è stato e contro dollaro sono stati toccati nuovi minimi.
Forex: USD/CNY, da 7,40/7,45 si può ragionare su un ingresso long
Tra poco analizzeremo insieme il grafico di USD/CNY, ma intanto ricordiamo alcune delle motivazioni che hanno portato il cambio a questi livelli. Intanto il persistere di deflussi finanziari importanti da azioni e obbligazioni cinesi. Investitori internazionali sfiduciati e bassa remunerazione motivano queste scelte di pura convenienza finanziaria.
I tassi di interesse in costante calo e la politica monetaria cinese volta al tentativo di rilanciare la crescita ma con manovre abbastanza soft, sono un altro di quei motivi che non attirano ovviamente i compratori di yuan.
Alla luce di questo stupisce come il surplus commerciale in costante aumento (siamo vicini ai record 2022) non imponga una riflessione più convinta a Pechino circa l’opportunità di attuare misure volte a rilanciare i consumi invece che lasciar svalutare lo yuan e crescere via export nel tentativo così di far tornare ad aumentare anche l’anemica inflazione.
Questi fattori ovviamente non hanno fatto bene ad uno yuan in evidente difficoltà e fresco reduce contro dollaro dal nuovo massimo dell’anno.
Osservando il grafico ci accorgiamo che tecnicamente USD/CNY si sta muovendo in modo regolare all’interno di un bull market cominciato a inizio 2023 e ben accompagnato da una up trend line che a fine luglio ha rilanciato con forza l’azione. A sostenere il mercato rialzista (probabilmente anche nelle prossime settimane) oscillatori appena entrati in ipercomprato.
Un segnale che in passato non ha mai intercettato i massimi primari. Sono serviti prezzi più alti e divergenze con gli oscillatori RSI per ragionare sulla formazione di un massimo destinato a durare diversi mesi come nell’ultimo trimestre 2022, a marzo 2023 e a luglio 2023.
Obiettivo minimo 7,40/7,45, livello sul quale si potrà ragionare sull’entrare lunghi sul CNY via bond e ETF.