Ancora debolezza sulle valute scandinave, soprattutto per la corona svedese. La delusione per i dati macro e una politica monetaria che potrebbe essere vicina al picco zavorrano una SEK nuovamente vicina ai minimi storici contro euro. La corona svedese continua quindi ad interessare il livello di quota 12 SEK per 1 euro con una costanza tale da lasciare pensare ad un probabile tentativo di sfondare verso l’alto da parte del cross EUR/SEK.
Il dato sul Prodotto Interno Lordo (PIL) svedese del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo, ma ha fatto registrare ancora segnali di contrazione che non sembrano promettere nulla di buono per il terzo trimestre dell’anno. La recessione, quantificata al 0,8%, è stata influenzata dal quarto trimestre consecutivo di contrazione dei consumi, ma anche della virata verso il basso delle spese per investimenti.
Come detto poco fa, i segnali per il trimestre corrente non sono però positivi. Il PMI manifatturiero è sceso anche ad agosto, dopo il già deficitario 48 di luglio, spingendosi a 45,8 punti. La contrazione economica continua e la Riksbank, la Banca centrale svedese, naviga nell’incertezza. Tra una valuta debole che importa inflazione ma con poca crescita e tassi di interesse in rialzo che rischiano di strozzare l’economia. Economia che paradossalmente non sembra incontrare problemi lato occupazione, sempre ben intonata.
Nonostante il ribasso della SEK anche le esportazioni hanno battuto in testa con un crollo a 47 che fa il paio con i nuovi ordini che hanno registrato un pessimo 41 (quota 50 divide espansione da contrazione economica).
Valute: l'EUR/SEK guarda alla Riksbank
Questi segnali di rallentamento stanno facendo sospettare ai mercati che la Riksbank potrebbe mostrarsi più prudente sui tassi di interesse approfittando della probabile pausa di Fed e BCE a settembre. Magari non nel prossimo meeting. Con la riunione di politica monetaria della Riksbank fissata per il 20 settembre, la decisione sarà pubblicata il giorno seguente: il mercato che al momento prezza un ultimo aumento da 25 punti base che porterebbe il costo del denaro al 4% prima di una lunga pausa. Ma i dubbi sono tanti.
Alla luce dei recenti dati non è infatti escluso che prima di allora i messaggi possano diventare più "dovish" alimentando ulteriore pressione sulla corona. Il segnale inversione di tendenza tanto atteso per il momento è assente.
Come si vede dal grafico, l'EUR/SEK rimane a ridosso dei massimi di giugno 2023, top ripetutamente testato nelle ultime sedute. A 11,75 troviamo il baricentro di un potenziale doppio massimo che in caso di sfondamento verso il basso porterebbe in zona 11,50, punto di massima espressione di uno short sul cross EUR/SEK. La presenza di corposi supporti sotto questo livello rende per ora questo il massimo potenziale ribassista esprimibile da una corona svedese che solo in ottica strategica di lungo periodo rimane sicuramente interessante.