La lira turca ha chiuso bene il 2024 e anche il 2025 sembra aprirsi ancora sotto buoni auspici. Il dato di inflazione turca pubblicato venerdì ha confermato la contrazione di quello che è stato uno degli indicatori più preoccupanti negli ultimi anni.
L'inflazione frena, il taglio dei tassi accelera
Un raffreddamento dei prezzi al consumo che dovrebbe anticipare una nuova riduzione dei tassi da parte di Ankara nella prossima riunione di politica monetaria.
I prezzi al consumo hanno infatti fatto registrare un aumento del 44,4% rispetto al 47,1% di novembre e inferiore alle attese di 45,2%. Su base mensile la variazione è stata dell'1%, la metà di quella registrata a novembre e l’incremento più basso da maggio 2023. Anche il dato core ha registrato una diminuzione, scendendo da 47,1% a 45,3%.
A fine dicembre il taglio dei tassi di interesse superiore alle attese di 250 punti base ha riportato il costo del denaro al 47,5%. Adesso il mercato prezza nuove manovre di riduzione nei tassi nell’ordine dei 550 punti base nei prossimi tre mesi. Non sarei sorpreso se le mosse nel meeting del prossimo 23 gennaio si facessero anche più aggressive.
L’inerzia dell’inflazione e l’opinione pubblica vedono di buon occhio una riduzione nei tassi, fattore che favorirebbe l’economia interna. Lo stesso Erdogan recentemente ha indicato il 2025 come molto favorevole per una riduzione dei tassi di interesse con conseguenti facilitazioni per famiglie e imprese alla ricerca di finanziamenti.
EUR/TRY: cosa dice l'analisi grafica
Secondo l’analisi tecnica per EUR/TRY il peggio sembrerebbe alle spalle e questa non è una buona notizia per la lira. Nel 2024 la divisa turca ha perso il 12% sul cambio spot, perdita recuperata sul fronte dei flussi cedolari per chi avesse investito in bond emessi in valuta locale. A 5 anni la svalutazione è però stata mostruosa, con la lira che vale quasi 5 volte in meno rispetto a un lustro fa.
L’aspetto interessante è sicuramente quello di un cross che nel corso del 2024 si è ripetutamente appoggiato sulla media mobile a 2 mesi, un supporto dinamico ora diventato resistenza come hanno testimoniato le ripetute sollecitazioni, senza successo, avute da settembre in avanti.
Questo ci porta a dire che 36.5 è area di resistenza cruciale oltre la quale sarà opportuno vendere lira turca. Un segnale che potrebbe essere anticipato da un tasso di variazione annuo che sta puntando a gran velocità verso lo zero. Al momento il bilancio anno su anno ci dice che EUR/TRY è salito del 10%, uno dei livelli più bassi dell’ultimo lustro e che potrebbe proprio indicare che la benzina per i compratori di TRY potrebbe essere prossima all’esaurimento.
In passato ogni volta che la lira si è avvicinata, oppure ha fatto registrare un apprezzamento annuo sopra lo zero, EUR/TRY è andato a intercettare un minimo primario. Stiamo tornando da quelle parti e quindi grande attenzione al comportamento del cross nelle prossime sedute. Scenario che muterebbe radicalmente, a favore di TRY, sotto quota 34.