La Svizzera taglia ancora i tassi e si dirige speditamente verso il ritorno della politica del tasso zero.
La sorpresa che ha accompagnato la decisione della Banca Centrale Svizzera (Swiss National Bank) sta tutta nelle attese degli analisti interpellati da Bloomberg prima della riunione. Solo 5 dei 23 analisti avevano previsto l’evento e questo ha ovviamente scatenato una rabbiosa reazione verso l’alto dell'EUR/CHF. Che ancora una volta si allontana dalla zona critica di 0,92 puntando quella media mobile che da questa estate guida il bear market dell’euro.
Il mercato continua, comunque, a puntare su nuove mosse della SNB nei prossimi tre mesi con i tassi di interesse che dovrebbero convergere verso lo zero entro fine 2025. Questo ci porta a dire che la Svizzera è il Paese che con maggiore risolutezza sta cercando di evitare una caduta in deflazione dell’economia.
Le ragioni che hanno spinto la SNB a tagliare dello 0,5%
Il più forte taglio nei tassi da oltre 10 anni ha indubbiamente delle cause ben precise che si chiamano inflazione sempre più bassa e prossima a zero. Le stesse previsioni di inflazione della SNB sono state riviste al ribasso fino allo 0,2% per il secondo trimestre 2025. Questo significherebbe tassi reali ancora positivi e di conseguenza una politica monetaria restrittiva che la SNB tenterà di rimuovere per favorire la crescita economica.
Non sono esclusi i tassi reali negativi anche se non sono nelle previsioni dell’autorità monetaria elvetica. Banca che sta tentando di alleggerire anche la pressione sul franco svizzero visto il restringimento dei differenziali di tasso provocati dalle recenti decisioni di FED e BCE.
Ovviamente felici di questo ritorno al tasso quasi zero le associazioni imprenditoriali elvetiche che vedono il franco come vittima predestinata della politica monetaria. E infatti il rimbalzo piuttosto corposo di EUR/CHF conferma la sorpresa, ma anche le aspettative degli operatori per l’immediato futuro.
Forex: EUR/CHF, come operare
Nessuna inversione di tendenza in vista per ora sul cross EUR/CHF con la resistenza di 0,945 che rimane una ideale zona di ingresso "short".
Considerando però la vicinanza della media mobile a 65 giorni (0,945) che da questa estate frena le ambizioni dell’euro, ma considerando anche la bella reazione del cross attorno a quello 0,92 che ha intercettato il minimo di agosto, non c’è un trade facile sul franco svizzero.
Tendenzialmente sarei compratore di EUR/CHF sulla debolezza (quindi un ritorno sotto 0,93) oppure in caso di break rialzista di 0,95 confermato in sede di chiusura settimanale. A quel punto si aprirebbero prospettive di debolezza del franco con obiettivo 0,98 e parità.