L’attesa riunione della BCE ha prodotto i risultati attesi. Taglio dei tassi di interesse da 25 punti base e promessa di nuovi interventi qualora l’inflazione continuasse la sua parabola discendente. I toni non sono stati così dovish come ci si poteva attendere, ma l’Europa sta prendendo una strada che a differenza degli Stati Uniti deve cercare di favorire una crescita troppo asfittica.
La Gran Bretagna a sua volta ha riportato dati di inflazione molto fiacchi che sembrano suggerire al mercato l’ipotesi di una BoE (Bank of England) più attiva nell’abbassare i tassi prima del previsto. Un fattore, quello di un costo del denaro finora mantenuto ad un livello, secondo alcuni analisti, troppo elevato, che ha favorito la rivalutazione del Pound contro dollaro ed euro. Lo spread tra Gilt inglesi e Tnote americani si mantiene positivo e questo è stato carburante per la sterlina.
I prezzi al consumo hanno mostrato una dinamica decisamente più soft del previsto. Il dato headline ha fatto registrare un incremento molto modesto del 1,7% a settembre rispetto al 2,2% di agosto. Il dato core, depurato delle componenti più volatili, si è assestato a 3,2%. Ma forse il dato tenuto più sotto osservazione dagli analisti era quello dell’inflazione da servizi, salita del 4,9%.
Come detto però in settimana sono stati pubblicati anche i dati su salari e disoccupazione inglesi di settembre. Per quello che riguarda il costo del lavoro la crescita si è attestata 4,9% su base annua con la disoccupazione scesa a sorpresa al 4%.
Forex: EUR/GBP, è il momento di puntare su una risalita
EUR/GBP è entrato in una zona di supporti particolarmente interessante che, come vediamo dal grafico, ha sollecitato un rimbalzo anche grazie all’ipervenduto espresso dall’indicatore Rsi. Un livello di ipervenduto che in passato ha intercettato dei minimi primari all’interno di una tendenza che da 2 anni a questa parte è discendente per il cross EUR/GBP.
Non sono così frequenti i casi di ipervenduto, ma quando accadono l’euro si allontana dalla linea di supporto abbastanza rapidamente. La fase attuale sembra ricalcare il copione e favorire quindi una strategia long.
La rottura di alcuni supporti cruciali di fine settembre appare un non evento tecnico con il mercato che si è rimangiato in fretta quella che sembrava una neonata tendenza bearish. A questo punto il ripristino del trading range potrebbe agevolare un ritorno del cross in zona di 0,85/0,86.