Il franco svizzero si è avvicinato alla parità con l’euro prima di invertire la tendenza in modo netto. Un movimento molto importante perché avvenuto in chiusura di mese, in prossimità di resistenze cruciali e soprattutto alla vigilia di un mese come quello di giugno tradizionalmente positivo per il franco, soprattutto contro dollaro. Infatti, in 12 degli ultimi 15 anni la divisa elvetica ha evidenziato un progresso.
Essere arrivati vicini all’importante resistenza di 0,922 e poi virare improvvisamente è un fattore di cui tenere conto alla luce di quello che ho appena scritto sui fattori tecnici e stagionali che si sono venuti a creare. A dire il vero anche il dato sul Pil del primo trimestre ha contribuito a questa inversione. Una crescita leggermente superiore alle attese ha caratterizzato la prima parte dell’anno con Il Pil svizzero salito su base trimestrale dello 0,5%, che diventa +0,6% su base annua. Segnali che la SNB, ovvero la Banca centrale, non può ignorare e non a caso sono state impattate le previsioni sulle future mosse dell’autorità monetaria.
Consumi e investimenti hanno fornito un contributo positivo, l’export invece ha sottratto crescita con la recente debolezza del franco che probabilmente renderà meno pesante questo deficit. Crescita che però significa anche inflazione e quindi la prudenza su nuove manovre è d’obbligo. Il mercato swap stima al momento un taglio nei tassi a settembre. Prima di allora non sembrano esserci le condizioni per nuove sforbiciate.
Forex: USD/CHF, sotto 0,90 si aprirebbero porte ribassiste piuttosto certe
Il cambio USD/CHF ha centrato in pieno i massimi di ottobre 2023 prima di ritracciare. Un pullback e poi una nuova immersione che potrebbe prolungarsi nel mese di giugno proprio per effetto della stagionalità negativa.
Il dollaro ha quindi mancato il match point con il 50% di ritracciamento di tutto il ribasso cominciato nel 2022 a fare da argine agli ardori del biglietto verde. Sarà a questo punto molto interessante la futura evoluzione. Se abbiamo capito che sopra 0,92 USD/CHF rimane un rapporto di cambio da vendere, i grafici giornalieri ci dicono che sotto 0,90 si aprirebbero porte ribassiste piuttosto certe con obiettivi per il franco da posizionare inizialmente in zona 0,88 dove troviamo anche i minimi di febbraio e marzo 2024. Evidentemente l'attacco ai supporti è in corso.
Un contesto, dunque, molto interessante che a questo punto potrebbe rendere l’overweight di CHF anche contro euro una possibile strategia tattica estiva contro la volatilità tipica di mercati che vedranno rarefarsi la liquidità tra luglio e agosto. A questo si aggiunge anche un’ipotesi per ora non contemplata dagli analisti. Una recessione economica o un evento geopolitico inatteso che solo una currency come il franco trasformerebbe in opportunità di guadagno grazie alla sua capacità di riserva di valore.