Questo è il momento della sterlina. Da inizio settimana, la valuta britannica viaggia a livelli particolarmente sostenuti rispetto alle altre divise. Nei confronti dello yen è scambiata nei pressi del massimo degli ultimi 16 anni, verso l'euro è quotata nell'area che segna il top di agosto 2022 mentre al cospetto del dollaro USA scambia sui massimi da 10 mesi.
Secondo gli ultimi dati forniti dalla Commodity Futures Trading Commission (
CFTC), i grandi investitori come
gli hedge fund sono diventati rialzisti sulla sterlina nella settimana terminata martedì 21 maggio. Si tratta di un'inversione di tendenza rispetto a due settimane prima, quando questi operatori avevano la posizione più ribassista dal dicembre 2021.
Cosa è cambiato nel frattempo? Gli investitori si sono convinti che la
Bank of England ritarderà a tagliare i tassi di interesse. I mercati monetari scontano la prima sforbiciata di 25 punti base a novembre, mentre c'è una probabilità del 60% di una tale mossa a settembre ed un 40% che avvenga ad agosto. Ad ogni modo tutto dovrebbe avvenire
dopo le elezioni britanniche di luglio. Alla fine la BoE probabilmente si limiterà a una sola riduzione quest'anno, soprattutto perché gli ultimi dati sull'inflazione hanno mostrato un rallentamento minore del previsto. Infatti, la crescita dell'indice dei prezzi al consumo riferita al mese di aprile è passata dal 3,2% al 2,3%, mentre gli analisti si aspettavano un 2,1%.
Al contrario, la
Banca Centrale Europea si appresta a tagliare il costo del denaro nella prossima riunione di giugno, la
Bank of Japan continua a mantenere la sua politica monetaria largamente accomodante e la
Federal Reserve, che fino a poco tempo fa sembrava voler rinviare l'abbassamento dei tassi, dopo gli ultimi dati macroeconomici che segnalano un rallentamento dell'economia americana, sembrerebbe più accomodante.
GBP/JPY: opportunità di carry trade
In questo contesto, gli investitori trovano conveniente effettuare le strategie di carry trade prendendo a riferimento la sterlina nella coppia di valute. Il carry trade è un'operazione attraverso cui i trader si finanziano nella valuta che rende di meno (pagando quindi un costo di finanziamento più basso) per acquistare la moneta con un maggior rendimento.
L'operazione più interessante è quella che coinvolge la sterlina e lo yen. Gli operatori possono ottenere prestiti in yen pagando tassi di interesse prossimi allo zero; nel contempo acquistano sterline ottenendo un ritorno superiore di circa 5 punti percentuali (i tassi BoE sono attualmente al 5,25%). Questa operazione ovviamente regge fintanto che il cambio GBP/JPY non si indebolisce o quantomeno non scende in termini di rendimento sotto la differenza tra i tassi in sterline e quelli in yen.
"Gli ultimi dati di posizionamento hanno evidenziato un continuo appetito per il carry in un mercato in cui la volatilità rimane eccezionalmente bassa", ha scritto in una nota Derek Halpenny, responsabile della ricerca FX presso MUFG.
Sterlina: cosa prevedono gli analisti
La sterlina è destinata a confermarsi forte. A dirlo sono gli analisti di Morgan Stanley. La banca americana la scorsa settimana ha fissato un target per il cambio EUR/GBP a 0,82 (da circa 0,85 attuali) in scia delle divergenti politiche monetarie. Inoltre, Morgan Stanley cita come ulteriore fattore a favore della sterlina, la ripresa anticipata della crescita economica in Gran Bretagna.
Non è d'accordo Francesco Pesole, strategist di ING, secondo cui "la sterlina sembra costosa rispetto all'euro ai livelli attuali". A suo avviso, la BoE taglierà i tassi ad agosto. "Riteniamo che qualsiasi opinione per un allentamento ritardato a causa del voto nel Regno Unito sia fuori luogo", ha aggiunto.