L’economia canadese si è contratta per il secondo mese consecutivo a maggio, periodo nel quale gli strascichi del Liberation Day di Trump e la relativa incertezza economico-finanziaria hanno fatto sentire i loro effetti su una congiuntura canadese alle prese in quel periodo anche con le elezioni che hanno portato Carney a capo della nazione nord americana. Anche le vendite al dettaglio a maggio hanno fatto registrare un vistoso segno meno seppur determinata in particolare dalla vendita dei veicoli a motore, ma che comunque confermano la necessità di una politica monetaria espansiva.
Bank of Canada conferma i tassi in attesa della Fed
Nei mesi successivi la Banca centrale ha tagliato i tassi per ridare vigore ad un’economia sulla quale incombe ancora l’incertezza con gli ultimi post di Trump che non lasciano ben sperare. Se il Canada riconoscerà lo stato di Palestina gli accordi si faranno più complessi ha tuonato Trump rimettendo i dazi al centro dell’attenzione con l'aumento al 35% delle tariffe doganali per le merci in ingresso dal Canada.
La Banca centrale canadese si è mostrata fiduciosa nell’ultimo meeting vista la resilienza dell’economia e questo ha permesso di confermare i tassi al 2,75%. Siamo al terzo “hold” dopo una lunga serie di sforbiciate e questo conferma come la BoC voglia attendere le mosse della FED prima di andare oltre. L’inflazione per il momento appare sotto controllo poco sotto il 2%. Il rischio di un cambiamento di rotta da parte di Trump nella definizione di un accordo finale con il Canada rimane la spada di Damocle che impedisce alla BoC di approcciare un easing più importante per rinvigorire la crescita.
Forex: EUR/CAD, è il momento di puntare sul loonie?
EUR/CAD negli ultimi giorni ha reagito molto bene alla sollecitazione di resistenze chiave come quelle di 1,60 che però mette a nudo la debolezza del canadese. USD/CAD è stato protagonista di un corposo rimbalzo dopo il test di 1,35 inglobando le due candele nere ribassiste di maggio e giugno e interrompendo una serie di cinque mesi consecutivi di ribassi del biglietto verde.
Se USD/CAD a mio modo di vedere difficilmente riuscirà ad andare oltre 1,40 in questa fase di rimbalzo, per EUR/CAD le prospettive rimangono interessanti per chi volesse sovrappesare la divisa nord americana su questi livelli.

Osservando infatti il grafico su base mensile di EUR/CAD notiamo come dal 2014 in avanti la zona di prezzo compresa tra 1,55 e 1,61 è stata sollecitata tante volte, ma mai perforata. Chi ha fissato un momento interessante di ingresso lungo sul dollaro canadese è stato l’RSI, entrato in una zona di ipercomprato. Tutte condizioni che stiamo vedendo anche ora e che sembrano indicare l’eventuale prossima risalita di EUR/CAD come una buona opportunità per andare short sul cross scommettendo sulla ripresa di una delle più celebri commodity currencies del panorama valutario mondiale (spesso chiamata loonie). Stop loss da posizionare sopra 1,61.