La Cina affila le armi per rilanciare l’economia e il dollaro australiano potrebbe tornare ad essere una valuta da sovrappesare nei portafogli.
L’annuncio da parte cinese di una serie di tagli nei tassi di interesse a 7 giorni e 12 mesi (ora al 2%) con relativa diminuzione dei coefficienti obbligatori di riserva bancaria, ha fatto da antipasto ad altre misure di natura fiscale/economica finalizzate a rilanciare la crescita. Il tentativo di alleggerire il mercato immobiliare dal peso debitorio e dall’eccesso di offerta si unisce a quello di offrire maggiore liquidità anche all’intero mercato azionario. Che infatti ha rimbalzato in modo corposo.
Naturalmente queste misure cinesi, unite ad alcune dichiarazioni di intenti da parte del Politburo, stanno rincorrendo una situazione che sta mettendo in difficoltà il partito comunista, consapevole che una crescita inferiore al 5% metterebbe a rischio la stabilità sociale. Debiti, deflazione, tassi reali positivi, questi sono solo alcuni dei problemi non irrilevanti da risolvere e che hanno frenato negli ultimi tempi la domanda di materie prime e quindi anche di dollari australiani. Due asset finanziari che incidono ovviamente sulle sorti di un’economia che basa il suo benessere proprio sull’export di materie prime.
Alcuni rapporti di cambio che vedono protagonista l’Aussie stanno fornendo segnali incoraggianti. AUD/USD è sempre più vicino alla soglia tecnica 0,69/0,70 oltre la quale si assisterebbe ad un cambio di trend di lungo periodo.
Forex: AUD/JPY, stagionalità e grafico spingono il cross
Ma anche ad un altro cross è da seguire con molto interesse. AUD/JPY vanta infatti storicamente una stagionalità positiva nel mese di ottobre e gli eventi tecnici delle ultime sedute ci mettono di fronte ad un bivio intrigante. Una prima figura di hammer mensile ad agosto. Una seconda in questo mese di settembre.
Due perfetti segnali per chi vuole la conferma che i prossimi movimenti saranno verso l’alto. Riconquistare la trendline rialzista che dal 2020 guidava (fino ad agosto) il bull market sarebbe un segnale forte di ripresa della tendenza bullish favorevole ad AUD/JPY.
Su scala daily il cross ha già recuperato la media mobile a 200 giorni e la stessa trend line. Per suggellare il tutto serve una chiusura definitiva sopra 99,50.
La Banca centrale australiana (RBA, Reserve Bank of Australia) ha mantenuto i tassi al 4,35% la scorsa settimana nonostante dati PMI molto deboli. La speranza e il timore delle autorità australiane è che decisioni di politica monetaria ed economica ultraespansive da parte di Pechino possano tornare a favorire la crescita ma anche l’inflazione. Quei prezzi al consumo che nell’ultima rilevazione di agosto sono risultati inferiori al range 2-3% fissato dalla RBA come ottimale. Quindi serve una guardia alta e prudenza nel tagliare i tassi. E il dollaro australiano ne beneficia per ora.