La Banca centrale svedese la scorsa settimana ha annunciato il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, una mossa che porta il costo del denaro al 3,75%. Si tratta dell’ennesimo segnale che arriva dal Vecchio Continente di misure volte a raffreddare il costo del denaro con le Banche centrali che evidentemente si sentono confidenti circa il fatto che l’inflazione è sotto controllo e la crescita economica sta procedendo a ritmi troppo blandi.
Dopo Repubblica Ceca e Svizzera, anche la Svezia, come da previsione, ha quindi deciso di abbassare i tassi; la corona svedese ha ovviamente subito delle pressioni in vendita che l’hanno riportata sui minimi del 2023.
La Riksbank, la Banca centrale svedese, ha messo l’accento soprattutto sul tema crescita economica più che quello inflazione, ancora non è rientrato dentro il target 2% e quindi a rischio secondo round. Le previsioni della Banca centrale con sede a Stoccolma per i prossimi mesi saranno pubblicate solo il 20 giugno, data della prossima riunione, ma qualche cosa è già emerso dai comunicati finali.
Saranno probabilmente altre due le manovre di riduzione dei tassi di interesse entro la fine dell’anno anche se le tensioni geopolitiche, la politica monetaria americana e la debolezza della corona (che quando è debole importa inflazione), saranno decisive nel definire il passo di aggiustamento dei tassi per i prossimi mesi. L’approccio sarà quindi graduale e dipendente dai dati. Chiaramente la divergenza tra la politica monetaria svedese e quella americana sta provocando una debolezza particolarmente marcata sulla SEK. Corona che rimane una divisa comunque sottovalutata quanto a fondamentali e quindi interessante per cassettisti valutari.
USD/SEK: lo short può essere attivato già da ora
Tecnicamente il grafico di USD/SEK fornisce parecchi elementi di valutazione in ottica tattica e strategica che potrebbero intrigare trader ma anche investitori.
La pressione ribassista sulla SEK sta riportando il cambio sui livelli di estrema debolezza degli ultimi mesi e qui i tattici possono trarre le loro conclusioni. Ma da queste parti, per la precisione in area 11,10, passa anche una down trend line che dal 2022 delimita la parete superiore del consolidamento in atto.
La stessa EUR/SEK non è lontanissima dai minimi storici di qualche mese fa in zona 12 Sek per Euro. Occasione o rischio di avvio di una fase ultra speculativa?
Oscillatori di ipercomprato come l’Rsi stanno faticosamente cercando di uscire da questa zona di prezzo, delicata sotto tutti gli aspetti, soprattutto per i rischi di inflazione importata come sottolineato dalla banca centrale. Eventuali divergenze confermeranno che un processo di reversing è in atto ma che solo sotto 10,80 di USD/SEK troverebbe le sue prime conferme. Quindi lo short può già essere attivato già ora con stop loss sopra 11,05 e incremento di posizione long sotto 10,80.