I trader e gli investitori rimangono in attesa del dato macro più importante della settimana: l’inflazione degli Stati Uniti relativa ad agosto, che verrà pubblicata alle ore 14:30 italiane. L’indice dei prezzi al consumo preoccupa non solo le famiglie statunitensi, ma soprattutto la Federal Reserve, che ha ribadito più volte la sua intenzione di combatterla alzando i tassi di interesse.
L’inflazione principale dovrebbe diminuire mentre l’inflazione core, esclusa energia e cibo, dovrebbe aumentare. Il rapporto è fondamentale perché dovrebbe influenzare la decisione della Fed su quanto aumentare il costo del denaro la prossima settimana e, soprattutto, a lungo termine.
Si prevede che l’IPC per tutti gli articoli sia effettivamente diminuito dello 0,1% mese su mese ad agosto, secondo Dow Jones. Su base annua, l’IPC principale dovrebbe attestarsi a un ritmo dell′8%, in calo rispetto all′8,5% di luglio.
Per la Banca centrale USA, è ampiamente previsto che il rapporto confermi la necessità di continuare la sua lotta contro l’inflazione con un aumento dei tassi di interesse la prossima settimana di 0,75 punti percentuali, il terzo consecutivo di tale entità. Se i dati sull’inflazione sono più deboli del previsto, alcuni economisti affermano che c’è una possibilità che la Fed possa aumentare di solo mezzo punto percentuale.
In questo contesto sarà da monitorare l’andamento del cambio EUR/USD, che nell’ultima ottava ha recuperato terreno in scia al rialzo dei tassi interesse da parte della BCE dello 0,75%. Vediamo quindi il quadro tecnico e i livelli da monitorare in attesa del dato.
Forex, EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del cambio EUR/USD rimane impostato al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a gennaio 2021 in area 1,2360 dollari. Nel brevissimo termine le quotazioni hanno ripreso terreno, ma si mantengono ancora al di sotto della linea di tendenza che collega i massimi registrati a febbraio, marzo, giugno e agosto 2022, ora transitante a 1,0218 dollari.
Segnali di debolezza su questo livello dinamico potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie di matrice ribassista con primo obiettivo identificabile sui minimi registrati a inizio settembre in area 0,98715 dollari. Nel caso questa trendline dovesse essere violata al rialzo, i corsi potrebbero mirare alla successiva area resistenziale a 1,03855 dollari.