Un recupero praticamente mai interrotto quello della corona svedese che si conferma non solo la miglior valuta dell’universo G10 contro euro nel 2025, ma anche la migliore allargando il perimetro le valute emergenti alle spalle solo del rublo russo.
Il miracolo svedese, se così vogliamo chiamarlo, è un mix di azzeccato timing da parte della Banca centrale e di un’economia resiliente che ha saputo reagire bene in un ambiente intriso di incertezze a causa di dazi e scenari geopolitici difficili.
La correlazione positiva più alta verso l’oro tra le currency del mondo sviluppato, soprattutto a partire da aprile e assieme al franco svizzero, ha evidenziato una netta preferenza per gli investitori per le valute dei Paesi a basso debito. La Svezia, infatti, ha un rapporto debito Pil inferiore al 35% e questo in un contesto di economia americana molto indebitata e che promette svalutazione e taglio dei tassi, e Paesi europei come Francia e UK con indebitamenti in rapido aumento, è un plus apprezzato dagli investitori. Che infatti hanno comprato SEK fino ad oggi in modo importante.
Banca centrale Svezia: per ora, la battaglia contro i prezzi è stata vinta
La Banca centrale (Sveriges Riksbank: storia e obiettivi della Banca centrale) ha correttamente abbassato i tassi di interesse nei tempi e con la comunicazione giusta. A giudicare dai dati più recenti l’obiettivo è stato praticamente realizzato con i prezzi al consumo saliti del 2,3% su base annua a novembre, in netto ridimensionamento rispetto al 3,1% di ottobre. Il dato core si allinea a questi numeri confermando che la battaglia è vinta, almeno per ora.
I mercati si attendono a questo punto tassi stabili al 1,75% nel 2026 in linea con un’inflazione che non andrà tanto lontano dal 2% (Banca centrale svedese: calendario riunioni Sveriges Riksbank 2025).
Nelle ultime settimane l’economia svedese ha poi fornito prova di ulteriore solidità con gli indici PMI usciti nella versione manifatturiera attorno a quota 55, ben lontani dalla soglia canonica dei 50 punti che distingue recessione da espansione. E sappiamo bene quanto la manifattura europea stia attraversando un momento di difficoltà.
EUR/SEK e USD/SEK: tra poche settimane sapremo la verità
EUR/SEK è sempre più vicino a quella zona di 10,7 che rappresenterebbe un ideale zona di alleggerimento di SEK visto il transito di una trend line rialzista di lungo periodo. Ma attenzione a USD/SEK che questi supporti sta addirittura tentando già di scardinarli. La up trend line che guida il bull market trova in zona 9,3/9,4 il punto di incrocio ideale per una ripartenza del dollaro. Ci siamo.

Ma se così non dovesse essere, ovvero il dollaro non riuscisse a recuperare terreno, per la corona si prospetterebbe un 2026 decisamente positivo. Se la voglia di take profit lecitamente potrebbe insinuarsi nella mente di trader e investitori, la mia opinione è che vale la pena attendere ancora qualche settimana per capire quanta benzina hanno ancora nel serbatoio i compratori di SEK.