Il Cable, come viene notoriamente definito il rapporto di cambio GBP/USD, è tornato a premere su supporti importanti dopo la riunione della Federal Reserve che ha di fatto sancito lo stop nel ribasso dei tassi di interesse.
Praticamente azzerato il vantaggio di tasso offerto da un bond decennale inglese rispetto a quello americano e questo ha zavorrato il Pound nonostante la decisione della Bank of England di non abbassare il costo del denaro.
Tra poco capiremo le prospettive del cambio GBP/USD per il 2025, ma intanto vale la pena fare un tagliando alla politica monetaria inglese dopo il meeting della Bank of England della scorsa settimana.
BoE: tassi in calo dello 0,5% nel 2025?
La Banca centrale inglese ha deciso, come da previsioni, di lasciare invariati i tassi di interesse rimandando alla prossima riunione del 6 febbraio ogni decisione. Il mercato si aspetta un taglio di 50 punti base nei prossimi 12 mesi, anche se come sempre saranno i dati a definire con maggiore precisione le attese dei mercati.
L’appuntamento con la Banca centrale ha avuto come ghiotto antipasto il dato dell'inflazione, parametro cruciale nelle decisioni di politica monetaria.
I prezzi al consumo sono cresciuti a novembre del 2,6% con il dato core in aumento del 3,5%. Numeri preceduti a loro volta dal tasso di variazione dei salari anche in questo caso decisamente tesi con un sorprendente +5,2% contro il +4,9% del mese precedente.
Lato crescita economica, gli indicatori PMI hanno fatto registrare dati contrastanti tra manifatturiero e servizi con il PMI composite che si è assestato poco sopra 50 indicando una probabile crescita economica nel quarto trimestre prossima allo zero. Infine, le vendite al dettaglio che, dopo il calo dello 0,7% di ottobre, sono salite meno delle attese (+0,2%). Altro segnale di stagnazione economica in corso.
Forex: GBP/USD, focus sul primo supporto a 1,23
Andando sul cambio GBP/USD si può apprezzare come il mercato dopo un primo minimo in zona 1,25 a fine novembre, sia ritornato sui suoi passi nonostante un rimbalzo fino a 1,28.
Da queste parti transita la up trendline che unisce i minimi crescenti da inizio 2023 ed uno sfondamento verso il basso aprirebbe spazi per 1,23 in prima battuta e successivamente 1,20.
Soprattutto il primo supporto di 1,23 sarà determinante per capire le prospettive future del Cable. Qui passa il 38,2% di ritracciamento del bull market partito a fine 2022 da 1,038 ed un break ribassista credo porrebbe le basi per un affondo almeno fino a 1,19/1,20.
Anche su EUR/GBP rileviamo la tenuta degli importanti supporti di area 0,82/0,83 che dalla Brexit in avanti non ha mai permesso alla sterlina di allungare oltre sull’euro. Anche in questo caso l’importanza del supporto suggerirebbe un tentativo di trade long fissando un rigoroso stop loss sotto quota 0,82.