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La Banca Centrale neozelandese ha deciso di ampliare il suo programma di QE generando debolezza nel Dollaro della Nuova Zelanda
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Dal punto di vista tecnico il cross EurNZd sembra ben impostato con tanto di test dei supporti e formalizzazione di una figura settimanale di bullish engulfing pattern
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La strategia long può essere aperta con un break di EurNzd sopra 1.83
Devo dire che in questo periodo di grafici da manuale dell’analisi tecnica come li definisco io se ne vedono parecchi. Inserendoli nel giusto contesto, magari integrandoli con qualche valutazione di natura ciclica e stagionale, possono fornire delle ghiotte opportunità per fare trading su un mercato Forex che rimane sempre molto liquido anche in fasi delicate come quelle che stiamo attraversando.
Il grafico che voglio presentare oggi e che si presta per l’appunto ad essere inserito in un manuale è quello di EurNzd. Come vedremo tra poco, andando ad analizzare il grafico del cross che lega la divisa unica europea al Dollaro neozelandese il test esemplare dei supporti ha fornito le giuste premesse per un’accelerazione rialzista con tanto di candela settimanale favorevole in prospettiva per chi sceglie il lato long.
Prima però di arrivare all’analisi tecnica preferisco come sempre capire perché questo è successo. Il mercato basandosi sulle aspettative si posiziona su certi livelli chiave, ma se poi le notizie non arrivano non necessariamente questi livelli fanno da trampolino di lancio per l’evoluzione successiva.
Nel caso della Nuova Zelanda, uno dei primi Paesi a definirsi Covid-free, il motivo si chiama politica monetaria e soprattutto Quantitative Easing. La RBNZ, la Banca centrale della Nuova Zelanda, ha annunciato la settimana scorsa di aver lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,25% ma di aver ampliato il suo programma di Quantitative Easing. Il piano, che prevedeva in precedenza acquisti di asset per un valore massimo di $33 miliardi, sarà rafforzato fino a un potenziale massimo di $60 miliardi. Più liquidità significa chiaramente più Dollari neozelandesi in circolazione e potenzialmente anche più inflazione. In un contesto di questo tipo una divisa tende a svalutarsi. E così è stato.
Adesso andiamo sul grafico settimanale. Il cross EurNzd ha indugiato per ben tre settimane sul supporto di area 1.76, un livello che a settembre 2019 aveva contenuto le velleità dei ribassisti. La terza candela, quella della settimana scorsa, è quella che gli amanti della tecnica delle candlestick giapponesi definiscono bullish engulfing pattern. Una tipica figura di inversione di un trend correttivo cominciato alla fine di marzo dopo la poderosa spike rialzista capace di portare il cross ad un livello di 2 Nzd per 1 Eur.
Il fatto che il mercato non abbia trovato la forza di scendere sotto i supporti e nemmeno avvicinare quella media mobile a 200 giorni che in occasione dei tre precedenti minimi ha svolto un eccellente lavoro di contenimento, mi fa pensare che potremmo essere alla vigilia di un nuovo rally rialzista per il cross. Ieri c'è stato un ritorno dei ribassisti, ma sopra 1.83 vanno rotti gli indugi ed aperte posizioni long EurNzd.