Ci sono cross valutari poco pubblicizzati che possono però offrire delle interessanti opportunità di trading quando raggiungono certi livelli tecnici di resistenza e/o supporto. Tra questi ho individuato AUD/CAD, ovvero il rapporto di forza relativa tra la divisa australiana e quella canadese. Lo faccio anche perché è appena stata messa in archivio una settimana di importanti decisioni sui tassi da parte delle rispettive banche centrali e questo pone i trader davanti a scelte importanti viste le nuove prospettive di politica monetaria offerte da RBA e RBC.
Cosa ha deciso la Reserve Bank of Australia
Cominciamo dell’Australia. Le dichiarazioni a margine del meeting dove è stato annunciato l’aumento di 25 punti base nei tassi (3,1%, il massimo degli ultimi 10 anni) ha l’evidente scopo come per la maggior parte delle banche centrali, di rallentare la corsa dell’inflazione. Inflazione che permane a livelli troppo elevati e che richiede interventi risolutivi con un passo decisamente più rapido come già si vide proprio in Australia nel 1994.
Il Governatore australiano Lowe ha confermato che nuove manovre sui tassi saranno necessarie a febbraio ma al tempo stesso ha cominciato a predicare cautela sul futuro in quanto la RBA dovrà valutare gli effetti delle recenti strette su quadro economico e immobiliare. L’inflazione è prevista in rientro sotto al 3% solo per il 2024. La crescita rimane solida seppur in rallentamento con la RBA che prevede Pil in progresso del 1,5% nel 2023 e nel 2024. L’andamento del deficit commerciale del terzo trimestre (negativo per 2,3 miliardi di AUD) pubblicato la scorsa settimana certifica il momento difficile per la congiuntura australiana, paradossalmente proprio quando la disoccupazione è ai minimi dal 1974 con il conseguente rischio di alimentare nuove fasi inflazionistiche non di natura esogena, ma salariale.
La decisione della Bank of Canada
Anche in Canada c’è stato un rialzo dei tassi come previsto di 50 punti base. La banca centrale canadese sta già decelerando il passo da tempo. Ai 100 punti base di aumento di luglio hanno fatto seguito i 75 di settembre e i 50 di ottobre. Anche in questo caso i tassi di interesse al 4,25% richiedono una fase di stop nel rialzo per comprendere appieno gli effetti sull’economia. Con l’inflazione al 6,9% questa notizia non è piaciuta ai mercati che hanno venduto dollari canadesi in maniera piuttosto intensa preferendo, appunto, il dollaro australiano.
AUD/CAD in focus
Come possiamo vedere dal grafico, AUD/CAD si è messo alle spalle un rally piuttosto interessante. Dopo un’ascesa di oltre sei figure siamo tornati a ridosso della down trend line che demarca la semplice correzione dalla fine di un bear market.
I trader qui potrebbero tentare di andare short su AUD/CAD stoppando a 0,93 l’operazione. L’eccessivo sentiment negativo attorno al canadese potrebbe agevolare un ritracciamento da una zona di prezzo oltretutto rappresentativa del 38,2% di tutta la discesa di AUD/CAD. Se il canadese vuole battere un colpo questo è il momento giusto.