Le valute centro e sud-americane sono quelle che nel corso degli ultimi anni hanno goduto dei maggiori influssi benefici del carry trade. Finanziarsi in yen per comprare real brasiliani o pesos messicani era affare molto interessante visto il tasso zero sulla compomente debito combinato alla svalutazione della valuta di finanziamento e la rivalutazione di quella di investimento grazie alle politiche di aumento dei tassi di interesse delle rispettive banche centrali.
Poi il gioco si è inceppato. La caduta dell’inflazione in Brasile fin sotto al 4% ha portato la banca centrale a tagliare con decisione i tassi fino alll'attuale 10,5%, rendendo meno attraente il real pur mantenendo lucrosa la pratica del carry trade. Fino a quando il Giappone non ha spezzato questa catena intervenendo prima per rafforzare lo yen e poi aumentando i tassi.
Il rilascio dei verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria brasiliano si è incastrato in uno dei periodi più volatili dell’ultimo anno con tanto di stagionalità di agosto non certo esaltante per il real. Dai verbali dell’ultima riunione è emerso che la spaccatura tra banca centrale e guida politica rimane, con i recenti sviluppi in campo fiscale che impongono attenzione circa gli impatti sull’inflazione. E infatti il mercato già oggi incorpora previsioni di rialzo dei tassi di oltre 100 punti base nei prossimi 12 mesi.
Venerdì scorso è stata pubblicata l’inflazione brasiliana che si è portata pericolosamente a ridosso della parete superiore del target fissato da COPOM.
Real e Peso verso nuovi minimi contro il dollaro USA
UsdBrl intanto sta tentando di formalizzare un doppio minimo e si avvicina ai massimi storici di quota 6. Come si vede dalla figura sotto, il superamento della resistenza di 5,50 in combinata con il superamento della parete superiore del triangolo di continuazione che stava prendendo forma da mesi apre prospettive di indebolimento molto importanti per il real.
Salvo trappole per tori che verrebbero confermate solo con un ritorno sotto la resistenza da parte di UsdBrl, gli obiettivi sono da porre una figura più in alto rispetto a 5,50 e quindi nuovi minimi storici per il real brasiliano.
La condizione tecnica di un’altra valuta LATAM come il peso messicano sembra preludere ad un ulteriore movimento di spinta verso il basso per la valuta emergente. UsdMxn ha formalizzato un doppio minimo che dovrebbe proiettare il cambio oltre quota 21. Il tutto aggravato da un contesto di eccesso di posizioni long accumulate dagli speculatori nel corso del tempo e che avevano fatto del peso una valuta incredibilmente redditizia. La rielezione di Trump alla Casa Bianca, inutile dirlo, sarebbe negativa per il peso.