• Si avvicinano le elezioni presidenziali USA e il mercato sembra annusare la sconfitta di Trump. Il Peso messicano potrebbe essere un beneficiario netto della vittoria di Biden;
• Generoso dal punto di vista dei tassi, avaro per quello che riguarda la politica fiscale il Messico potrebbe proprio aprire i cordoni della borsa dopo il 3 novembre;
• USD/MXN sta tentando di forzare supporti che cambierebbero il quadro tecnico di breve periodo in caso di violazione
Sarà casuale ma da quando il Presidente Trump ha perso la sfida televisiva con Biden e successivamente si è ammalato di Covid-19, il Peso messicano ha preso una sola direzione, quella del rialzo. Il grafico che andiamo a rappresentare è quello di USD/MXN e fra poco parleremo delle prospettive di uno dei rapporti di cambio più liquidi del mondo per quello che riguarda la sezione emergenti.
I motivi sembrano abbastanza scontati. Il Messico è stato uno dei Paesi inizialmente più danneggiati dalla politica unilaterale di Trump desideroso di mostrare i denti della lotta all’immigrazione clandestina. Del muro se ne sono perse le tracce e finora la campagna elettorale non è mai stata condotta su questo fronte.
L’accordo alla fine è arrivato complice anche un cambio di Governo nello Stato centro americano, che sembra avere tutto da guadagnare dal cambio di inquilino alla Casa Bianca, soprattutto se Democratico. Il mercato valutario va per ora in questa direzione anche considerando il fatto che il Messico continua ad offrire rendimenti particolarmente interessanti alla luce di tassi ufficiali al 4,25% dopo il recente ribasso.
A fronte di una politica monetaria espansiva (anche se i tassi reali ancora positivi potrebbero dare la sponda ad altri interventi) quello che finora è stato latitante è la politica fiscale. Con le difficoltà innescate dal Covid (il Messico è uno dei paesi più colpiti) il Governo centrale di Obrador ha sborsato pochissime risorse in percentuale al PIL, meno del 1%. I mercati forse sono fiduciosi proprio per questa doppia opportunità. Rendimenti ancora positivi in termini reali e margini di spesa che potrebbero rilanciare la crescita con maggior vigore.
USD/MXN: analisi tecnica e livelli operativi
Andando sull’analisi tecnica pura, USD/MXN sembra aver preso la strada del ribasso scendendo sotto la media mobile a 200 giorni e soprattutto puntando il minimo di settembre, dopo aver ballato per diversi mesi un intorno ai massimi di gennaio 2017 (mese dell’insediamento ufficiale di Trump). Mercato incerto e volatile che nasconde da una parte la volontà di andare a catturare rendimento dove c’è ancora, dall’altra il timore che l'attuale Presidente USA piazzi una nuova zampata a sorpresa.
La linea di demarcazione tra fase di stallo e partenza di un vero e proprio bear market (quindi rafforzamento del Peso) è la media mobile a 12 mesi. Occhio quindi alla chiusura di ottobre: se sarà al di sotto di 21,50 potremmo assistere ad uno spostamento del baricentro verso 19,50, zona di transito di una retta di regressione rialzista che guida da oltre 20 anni la salita del rapporto di cambio.