Continuano gli acquisti su EUR/USD, che si attesta a 1,1775. Le discussioni sul piano di stimoli USA va avanti con
Democratici e Repubblicani sempre più vicini a un’intesa. L’accordo ha quindi alcune possibilità di essere stipulato prima delle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre.
Restando su quest’ultimo tema è da evidenziare come i sondaggi stiano mettendo in luce una rimonta sullo sfidante dem
Joe Biden. Minore sarà lo scarto tra i due, maggiori saranno i
pericoli che una vittoria con pochi voti di Biden inneschi una contestazione del voto da parte di Donald Trump.
Oltre a questo non vi sarebbe più margine per approvare il pacchetto di aiuti da 2.000 miliardi di dollari. Per l’eurodollaro è interessante evidenziare come
nelle prime due settimane di ottobre siano state chiuse 20.870 posizioni long a leva, la cifra più alta da febbraio 2020.
EUR/USD: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, la tendenza rialzista sull’EUR/USD rimane saldamente orientata al rialzo. Dopo la
rottura del livello statico a 1,17539, espresso dai minimi del 20 agosto 2020, e del livello dinamico ottenuto collegando i lows del 2 e 11 agosto 2020, le quotazioni sono riuscite a recuperare velocemente il terreno perso.
L’avanzata dei compratori è poi stata fermata in zona 1,1825, dove passano sia la trendline menzionata prima che quella disegnata con i massimi del 9 e 14 settembre scorsi. Una violazione di questo duplice livello di concentrazione di offerta darebbe ai corsi il modo di tornare verso la zona a 1,1950.
Al contrario invece, una discesa al di sotto della linea di tendenza che collega i minimi del 24 settembre a quelli del 14 ottobre 2020. Se ciò dovesse accadere, l’obiettivo dei venditori sarebbe localizzato in area 1,1530, dove passa la trendline ottenuta con i top del 19 marzo 2019 e quelli dell’8 marzo 2020. Operativamente,
si potrebbero valutare strategie di natura short da 1,1760, con stop loss a 1,1790 e obiettivo a 1,1720.