Wall Street e la "Grande Inversione": dov'è finito l'ottimismo? | Investire.biz

Wall Street e la "Grande Inversione": dov'è finito l'ottimismo?

21 nov 2025 - 12:00

Wall Street: svanisce l'effetto Nvidia, torna la paura. S&P 500 in forte calo e VIX ai massimi da aprile. Cosa succede?

Quello che doveva essere un giovedì di celebrazione per l'intelligenza artificiale si è trasformato in una doccia fredda per gli investitori. Wall Street ha registrato il più grande sell-off intraday (vendita massiccia durante la seduta) dallo scorso aprile, cancellando i guadagni iniziali e chiudendo in profondo rosso.

L'indice di volatilità VIX, il cosiddetto "termometro della paura", è schizzato ai massimi da mesi, segnalando un improvviso ritorno dell'avversione al rischio. Ecco cosa sta succedendo sui mercati e perché l'effetto Nvidia è svanito così rapidamente.

 

 

Wall Street: l'illusione Nvidia e il crollo tecnologico

La giornata era iniziata sotto i migliori auspici. Nvidia (NVDA) aveva appena riportato utili che battevano le stime sui ricavi con la performance più forte degli ultimi due anni, e il CEO Jensen Huang aveva descritto la domanda per i chip Blackwell Ultra come "fuori scala".

Inizialmente, questa notizia ha spinto i titoli legati all'AI al rialzo. Tuttavia, l'entusiasmo si è rivelato effimero. Intorno a metà mattinata, un'ondata di vendite ha colpito il mercato, trascinando giù non solo le azioni ma anche le criptovalute, con il Bitcoin che ha perso oltre il 6%.

I numeri della chiusura sono eloquenti:

  • S&P 500: Ha chiuso in calo dell'1,56% a 6.538,76 punti, registrando un'inversione intraday del 3,5% dai massimi;

  • Nasdaq Composite: È stato il più colpito, perdendo il 2,15% e chiudendo a 22.078,05 punti;

  • Dow Jones: Ha retto meglio ma ha comunque ceduto lo 0,84% a 45572,26 punti;

  • VIX: L'indice della paura ha chiuso a 26,05, il livello di fine giornata più alto da aprile.

 

 

Perché il mercato è crollato? Tre fattori chiave

Secondo gli esperti di mercato, non c'è stato un singolo catalizzatore evidente, ma piuttosto una "mossa coordinata di risk-off" (riduzione del rischio). Ecco le principali cause identificate dagli analisti:

  1. Dubbi sul ROI (Return on Investment) dell'Intelligenza Artificiale: Nonostante i numeri solidi di Nvidia, alcuni esperti, come Matt Maley di Miller Tabek, sottolineano che questi risultati non garantiscono che gli enormi investimenti delle Big Tech nell'AI genereranno i ritorni sperati dagli investitori;

  2. Prosciugamento della Liquidità: Michael Kramer di Mott Capital Management punta il dito contro il calo dei fondi parcheggiati nella facility reverse repo della Federal Reserve. Questo segnala che la liquidità sta uscendo dal sistema finanziario, mettendo pressione sugli asset rischiosi come azioni e criptovalute;

  3. Prese di Profitto: Dopo sei mesi consecutivi di rialzi per l'S&P 500 (la striscia vincente più lunga dall'agosto 2021), è probabile che gli investitori stiano semplicemente incassando i profitti prima della fine dell'anno.

     

     

L'incognita Federal Reserve

A complicare il quadro c'è l'incertezza sulla politica monetaria. Le speranze di un taglio dei tassi a dicembre stanno vacillando ed attualmente il mercato sconta una riduzione del bechmark al 30%. I dati sul mercato del lavoro sono contrastanti: se da un lato il tasso di disoccupazione è salito al 4,4% (massimo da 4 anni), dall'altro la creazione di nuovi posti di lavoro a settembre (119.000) è stata superiore alle attese.

Questa ambiguità dei dati non offre alla Fed un percorso chiaro, aumentando il nervosismo degli investitori che ora si rifugiano nelle obbligazioni, facendo scendere i rendimenti dei Treasury. In pratica, non avendo una vera e propria bussola da seguire, i mercati sono incerti ed agiscono di conseguenza.

 

 

Unica nota positiva: i beni di consumo

In un mare di rosso, l'unico settore a salvarsi è stato quello dei beni di consumo di prima necessità (+1,11%). Il merito va soprattutto a Walmart, le cui azioni sono balzate del 6,5% grazie a utili solidi, dimostrando che gli investitori stanno cercando porti sicuri in aziende stabili e difensive (Walmart a partire dal 9 dicembre sarà quotata al Nasdaq, Le società lasciano il NYSE per il Nasdaq, ecco perché).

Il sentiment degli investitori appare cupo e la "siccità" di notizie positive da qui a fine anno potrebbe non aiutare a risollevare i prezzi nel breve termine. Con il Nasdaq vicino alla correzione e l'S&P 500 che si avvia verso il peggior novembre dal 2008, la prudenza sembra essere la nuova parola d'ordine a Wall Street.

 

 

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