Nel secondo trimestre 2025, Meta Platform, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg, ha registrato ricavi per 47,52 miliardi di dollari, superando le attese di Wall Street fissate a 44,83 miliardi e segnando una crescita del +22% rispetto all’anno precedente. Ancora più impressionante la crescita dell’utile per azione (EPS), salito a 7,14 dollari contro i 5,89 stimati dagli analisti, +38% su base annua. In questo articolo e nel video allegato, analizzeremo nel dettaglio tutti i dati finanziari dell'azienda.
Trimestrale Meta: una macchina da pubblicità (ed utili)
Il motore trainante resta la pubblicità: il segmento ha generato 46,56 miliardi di dollari, oltre 2 miliardi sopra le stime, con un incremento del +11% nelle impression pubblicitarie e un +9% nel prezzo medio per annuncio. Anche la divisione “Family of Apps” (che include Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp) ha brillato con 47,15 miliardi di ricavi e 24,97 miliardi di utile operativo, battendo nettamente le stime.
Le metriche d’uso confermano la solidità del modello: gli utenti attivi giornalieri (DAP) sono saliti a 3,48 miliardi, con una crescita del +6% su base annua.
Meta scommette ancora sull’AI
Se da un lato il segmento Reality Labs – dedicato al metaverso – continua a essere una voce in perdita con un passivo operativo di 4,53 miliardi, dall’altro Meta conferma l’intenzione di investire pesantemente in infrastrutture e sviluppo tecnologico. Le spese in conto capitale (CapEx) sono state pari a 17,01 miliardi nel trimestre, e la guidance per l’intero 2025 è stata alzata nella parte bassa del range: 66–72 miliardi (vs. i 64–72 miliardi precedenti). L’azienda ha inoltre anticipato un ulteriore aumento della spesa nel 2026, necessario per supportare l’espansione dell’intelligenza artificiale.
Zuckerberg ha dichiarato: “Abbiamo avuto un trimestre molto forte sia a livello di business che di community. Siamo entusiasti di costruire una superintelligenza personale per tutti nel mondo.” Una frase che ribadisce come l’AI resti al centro della strategia futura.
Solida struttura finanziaria, ma occhio all’Europa
Dal punto di vista finanziario, Meta continua a rafforzare il proprio bilancio: la liquidità disponibile ammonta a 47,07 miliardi, il free cash flow ha toccato 8,55 miliardi e nel trimestre sono stati riacquistate 9,76 miliardi di azioni, oltre al pagamento di dividendi per 1,33 miliardi. Il numero di dipendenti è salito del +7% a 75.945 unità, segno di una ripresa dell’espansione interna.
Tra le poche note di cautela, il management ha menzionato un possibile rischio regolatorio in Europa, che potrebbe impattare materialmente i ricavi nel corso dell’anno. In attesa di sviluppi normativi, l’azienda ha comunque ristretto la guidance sulle spese 2025 a un range compreso tra 114 e 118 miliardi di dollari, confermando una crescita attesa tra il 20% e il 24% su base annua.
Analisi tecnica: resistenza in vista sui massimi storici
A livello tecnico, il titolo META ha reagito positivamente alla trimestrale, aprendo in gap up nella sessione after-hours con oltre il +10%. La forte crescita di ricavi e utili rafforza il momentum rialzista in atto da inizio anno, con il prezzo che ha distrutto gli ex massimi storici a 749$. Da questo punto in avanti, il titolo è in "price discovery", per cui è impossibile individuare una resistenza tecnica.
Dai livelli attuali di 778$, il titolo potrebbe fare un ulteriore balzo in avanti fino alla quota psicologica degli 800$. Al ribasso, il primo supporto si colloca proprio sugli ex massimi storici a quota 750$.
La struttura resta ovviamente solida e improntata totalmente al rialzo ma molto dipenderà dai prossimi sviluppi regolatori in Europa e dalla capacità del mercato di assorbire le ambiziose spese previste per l’AI.
Disclaimer: File MadMar.