Apple ha pubblicato i risultati del trimestre chiuso a settembre, sorprendendo gli analisti non tanto per i numeri appena sopra le stime, quanto per il tono ottimista sul futuro. Nonostante un lieve calo nei ricavi dell’iPhone, la società ha segnalato di non riuscire a soddisfare completamente la domanda, lasciando intendere un potenziale rimbalzo già nel trimestre in corso. Le azioni AAPL salgono di quasi il 2% a 276,40 dollari nel pre-market.
 
 
Trimestrale Apple: ricavi iPhone in calo, ma la domanda resta fortissima
Il CEO Tim Cook ha confermato che il gruppo sta ancora affrontando “vincoli di offerta su diversi modelli di iPhone”, ad oltre un mese dal lancio. “Non si tratta di problemi di produzione – ha spiegato – ma di una domanda estremamente forte che non riusciamo ancora a colmare”.
Cook ha aggiunto che tali limitazioni hanno penalizzato in particolare la Cina, l’unico mercato geografico che ha registrato una contrazione dei ricavi nel trimestre. Gli altri mercati, al contrario, hanno mostrato crescita.
L’analista Amit Daryanani di Evercore ISI ha definito la Cina “il solo anello debole” nel trimestre, nonostante l’inclusione nel periodo di alcune settimane di vendita del nuovo iPhone 16.
 
 
Servizi da record: +15% e massimo storico di 28,8 miliardi
Se l’hardware ha mostrato qualche segno di debolezza, il business dei Servizi nella trimestrale di Apple si è confermato come il vero motore di crescita del colosso di Cupertino. I ricavi della divisione hanno toccato i 28,8 miliardi di dollari, con un incremento del 15% su base annua, il ritmo più rapido degli ultimi due anni e un nuovo record assoluto.
Secondo l’analista Angelo Zino di CFRA, “la performance del segmento Servizi è stata eccezionale, superiore alle aspettative del 13% di crescita”. La componente servizi - che include App Store, Apple Music, iCloud e Apple TV+ - sta diventando un pilastro sempre più importante per la redditività complessiva di Apple, grazie ai margini significativamente più alti rispetto all’hardware.
 
 
Margini in crescita nonostante i dazi e costi più elevati
Nella trimestrale, Apple ha sorpreso positivamente anche sul fronte dei margini lordi, stimando per il trimestre di dicembre un intervallo compreso tra 47% e 48%, contro il 47,2% del trimestre precedente.
Questo miglioramento è particolarmente notevole considerando l’impatto negativo stimato in 1,4 miliardi di dollari dovuto ai dazi doganali.
Il CFO Kevan Parekh ha spiegato che l’aumento della spesa in intelligenza artificiale e nelle infrastrutture di “private computing” non modificherà l’approccio prudente di Apple: “Continueremo a utilizzare un modello ibrido tra data center proprietari e di terze parti, che finora si è dimostrato estremamente efficace”.
 
 
AI e R&D spingono le spese operative
Apple ha alzato le proprie previsioni di spese operative per il trimestre in corso, che dovrebbero attestarsi tra 18,1 e 18,5 miliardi di dollari, contro i 16,5 miliardi previsti dal consenso.
Parekh ha precisato che “la maggior parte dell’aumento è legata alla ricerca e sviluppo, in particolare in ambiti come l’intelligenza artificiale e l’evoluzione della nostra roadmap di prodotti”.
Sul fronte AI, Tim Cook ha aggiunto che l’azienda sta “facendo buoni progressi” sugli aggiornamenti di Siri annunciati nel 2024 ma non ancora distribuiti. Le nuove funzionalità personalizzate dell’assistente vocale sono attese nel corso del 2026.
 
 
Outlook brillante per il trimestre natalizio
La parte più incoraggiante della call è arrivata sul fronte delle prospettive per il trimestre di dicembre, tradizionalmente il più importante per Apple. Cook ha dichiarato:
“Ci aspettiamo che i ricavi del trimestre natalizio siano i più alti di sempre, sia per l’intera società che per la linea iPhone.”
Apple prevede una crescita complessiva dei ricavi tra il 10% e il 12%, contro il +6% atteso dagli analisti, e una crescita a doppia cifra per l’iPhone, anch’essa ben al di sopra delle stime di consenso (circa +6%). Le previsioni tengono conto di uno scenario di stabilità nei dazi e nelle condizioni macroeconomiche.
 
 
Analisi tecnica: titolo in consolidamento sopra i 270 dollari
Dal punto di vista grafico, il titolo Apple (AAPL) ha reagito positivamente ai risultati, mantenendosi sopra la soglia dei 270 dollari, livello chiave di breve periodo che coincide con la parte alta del range di consolidamento iniziato a metà settembre.
Una chiusura settimanale sopra 272-273 dollari aprirebbe la strada a un nuovo impulso rialzista, mentre un ritorno sotto i 260 dollari invaliderebbe lo scenario positivo di breve termine.
In conclusione, la trimestrale di Apple ha confermato l’eccezionale solidità del modello di business, con servizi in crescita record e margini in espansione nonostante i costi legati all’AI.
L’unico punto debole resta il mercato cinese, ma la domanda globale per gli iPhone resta robusta, tanto che la società non riesce ancora a soddisfarla interamente. Con un outlook natalizio da record e una rinnovata enfasi su innovazione e AI, Apple si avvia a chiudere il 2025 con risultati potenzialmente superiori a qualsiasi altro anno della sua storia recente.
 
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