Giornata di euforia a Wall Street per Qualcomm (QCOM), che ha visto le sue azioni schizzare dell’11,09% a 187,68 dollari dopo l’annuncio del suo ingresso ufficiale nel mercato dei chip per intelligenza artificiale destinati ai data center.
La mossa rappresenta un cambio di strategia significativo per il colosso americano, finora concentrato principalmente sui processori per smartphone e dispositivi wireless, e ora intenzionato a competere con Nvidia e AMD nel segmento più redditizio del momento. È davvero tutto rose e fiori? Lo scopriamo in questo articolo e nella videoanalisi allegata.
Azioni Qualcomm in rally: i nuovi chip AI200 e AI250
Qualcomm mira a posizionarsi nel cuore di un mercato in piena espansione, con la spesa globale per infrastrutture AI che potrebbe raggiungere 6.700 miliardi di dollari entro il 2030. L’annuncio ha generato immediatamente entusiasmo tra gli investitori, portando a un incremento di oltre 20 miliardi di dollari di capitalizzazione in una sola seduta.
I protagonisti di questa svolta si chiamano AI200 e AI250, due chip che Qualcomm prevede di lanciare rispettivamente nel 2026 e nel 2027. Si tratta di sistemi liquido-raffreddati, progettati per essere montati in rack completi da data center, in grado di competere direttamente con le soluzioni di Nvidia e AMD.
I nuovi processori integrano le Hexagon Neural Processing Units (NPUs), già impiegate nei chip mobili dell’azienda, ora adattate per operare su scala molto più ampia. Qualcomm ha spiegato che le nuove unità sono pensate per eseguire modelli di intelligenza artificiale piuttosto che addestrarli, con un consumo energetico intorno ai 160 kilowatt per rack, in linea con i sistemi di Nvidia.
Un punto di forza evidenziato dall’azienda è la capacità di memoria fino a 768 GB per scheda, superiore a quella delle soluzioni concorrenti. I chip saranno inoltre più efficienti e meno costosi da gestire, e potranno essere acquistati anche singolarmente per la costruzione di sistemi personalizzati. Tuttavia, Qualcomm non ha ancora reso noti prezzi e specifiche tecniche complete, lasciando sul tavolo diverse incognite.
Secondo Durga Malladi, responsabile della divisione Data Center ed Edge di Qualcomm, il lancio rappresenta il passo successivo di un percorso pianificato da tempo. Malladi ha spiegato che l’azienda “ha voluto prima dimostrare la solidità della propria tecnologia nel mondo mobile, per poi portarla in ambito server”. Questa transizione, secondo il manager, è “la naturale estensione dell’esperienza maturata nel campo dell’efficienza energetica e dell’AI embedded, ora scalata ai data center”.
Tra entusiasmo e scetticismo: la reazione degli analisti
L’annuncio di Qualcomm ha diviso profondamente la comunità finanziaria. Gene Munster, di Deepwater Asset Management, ha definito la mossa un segnale che “siamo ancora agli inizi della corsa all’AI”, sottolineando le enormi opportunità del settore ma anche la mancanza di risultati tangibili nell’immediato. A suo giudizio, l’aumento di valore azionario “si basa su un comunicato stampa, non su un prodotto reale”.
Dall’altro lato, il celebre analista televisivo Jim Cramer ha liquidato Qualcomm come un “empty-suited competitor”, un concorrente privo di sostanza, sostenendo che la notizia “ha solo spaventato momentaneamente gli investitori di Nvidia”.
Di parere opposto Daniel Newman, CEO di The Futurum Group, che vede invece nel progetto un potenziale enorme: “Qualcomm può vincere in piccolo per vincere in grande. Anche solo una quota dell’1% nel mercato AI vale miliardi di dollari”. Newman ha ricordato che “fino a pochi mesi fa anche AMD veniva sottovalutata, e oggi è tra i principali attori grazie all’accordo con OpenAI”.
Più cauta la posizione di Bank of America, secondo cui il rally di Qualcomm potrebbe rivelarsi temporaneo. Gli analisti della banca ritengono che i chip annunciati siano di fascia medio-bassa, privi di High Bandwidth Memory (HBM), e con spedizioni previste solo tra un anno. Inoltre, finora è stato confermato un solo cliente, situato in Medio Oriente, e il potenziale di ricavi stimato si aggirerebbe tra 1 e 2 miliardi di dollari, a fronte dei 20 miliardi guadagnati in capitalizzazione di mercato.
Analisi grafica e prospettive per il titolo Qualcomm
Dopo il rally dell’11%, Qualcomm (QCOM) si trova ora in una zona tecnica chiave, con il titolo che ha superato la resistenza dei 180 dollari, area testata più volte nel corso dell’estate. Il breakout ha generato un forte impulso rialzista, spingendo il prezzo verso i 200 dollari, livello che coincide con i massimi di luglio 2024.
Fonte: Forecaster Terminal
Sul piano tecnico, il momentum resta positivo: il Market Mood Meter del Forecaster Terminal si muove in area di ipercomprato ma senza segnali di inversione imminente, mentre i volumi di scambio hanno registrato un’impennata superiore alla media mensile. Un consolidamento sopra i 185 dollari rafforzerebbe la struttura rialzista, con target successivo il re-test in area 200 dollari, dove passa una resistenza psicologica e tecnica importante.
Al contrario, un ritorno sotto i 178 dollari potrebbe riaprire spazio a prese di profitto più marcate, con supporto intermedio a 170 dollari. In prospettiva, la vera sfida per Qualcomm sarà trasformare l’entusiasmo di mercato in risultati concreti, rispettando i tempi di sviluppo dei chip e dimostrando di poter davvero competere in un settore oggi dominato da Nvidia e AMD.
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