Ieri sono stati rilasciati dati relativi le scorte di Petrolio negli USA che hanno totalmente sconvolto i mercati facendo registrare una diminuzione settimanale quasi senza precedenti. Il livello delle scorte è un dato fondamentale che impatta notevolmente sul prezzo della materia prima presa in considerazione. Quindi monitoreremo sicuramente la situazione sul Petrolio valutando una posizione Long di lungo periodo.
Analisi Scorte Petrolio USA
La diminuzione di 17 milioni di barili delle scorte USA è stata la più significativa degli ultimi 40 anni (linea rossa nel grafico in alto). Per tornare ad un dato che si avvicina leggermente a quello attuale, dobbiamo tornare indietro nel tempo fino al 1998.
In tempi più recenti (come da foto qui sopra) siamo andati vicini a questi valori all'inizio di maggio ed a metà giugno. In entrambi i casi il prezzo ha sempre avuto una reazione al rialzo per la semplice legge di mercato di domanda ed offerta. Meno scorte di petrolio sono presenti e più il prezzo potrebbe crescere con un aumento di domanda.
Il grafico qui sopra mostra invece le riserve strategiche degli Stati Uniti (definite SPR - Strategic Petroleum Reserve). Queste particolari scorte strategiche sono definite in questo modo proprio perchè dovrebbero servire in condizioni anomale durante eventi non pronosticabili (es. pandemie, guerre, ecc.). I livelli attuali di questa particolare tipologia di scorte sono su zone che non si vedevano da metà anni 80'.
Questa situazione è estremamente pericolosa per il futuro e potrebbe sicuramente agire da market mover importantissimo per il prezzo del petrolio e facendo rivalutare gli accordi tra OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) ed USA per via di una vera e propria guerra silente attualmente in atto.
Ricordiamo infatti che gli USA avevano un accordo con l'OPEC nel quale si impegnavano a riacquistare Petrolio per rimpinguare le proprie riserve tra 72$ e 68$ al barile. Questi riacquisti non sono stati effettuati e l'OPEC ha cercato di mettere una pezza alla diminuzione del prezzo, riducendo la produzione.
La conseguenza del non-riacquisto degli Stati Uniti è ovviamente una decrescita delle riserve strategiche che, fino ad ora, hanno funzionato come riserva principale per la domanda di petrolio dalla quale gli USA stanno continuamente rifocillandosi. Non sappiamo ovviamente a cosa porterà questa enorme "guerra silente" per il Petrolio ma sappiamo sicuramente che prima o poi qualcosa si romperà.
Quindi occhi puntati sui prossimi dati delle scorte di Petrolio e soprattutto al prezzo di US OIL. Con presupposti come questi: tagli di produzione da una parte e scorte in diminuzione dall'altra, il prezzo probabilmente avrà un trend rialzista molto marcato nei prossimi mesi.
Analisi Tecnica - US OIL
Per tutto ciò che abbiamo detto in precedenza, la nostra analisi non può che essere rialzista di lungo periodo. Per cui, isteria degli ultimi giorni a parte, attendiamo che questo ritracciamento ribassista si concluda per poterci posizionare al rialzo da livelli più interessanti.
Alla rottura dei 74$ al barile eravamo già entrati LONG su US OIL in questa circostanza: Caffè&Mercati - Petrolio in range: occhio ai volumi per un Long.
Quindi decidiamo di chiudere interamente quella posizione e aspettare che l'estrema volatilità al ribasso venga riassorbita per poter ricostruire una nuova posizione Long legegrmente più in basso.
Attenderemo un ritorno tra area 77$ e 75$ per fare una doppia entrata proprio su questi due livelli chiave dai quali il prezzo ha avuto l'esplosione rialzista degli ultimi giorni.
Livelli Operativi - US OIL
- Ingresso 1: 77$;
- Ingresso 2: 75$;
- Stop Loss: 69,5$;
- Target 1: 90$;
- Target 2: 105$;
- Target 3: 120$.
Ricordiamo che per ingressi, target e stop loss bisogna sempre avere conferma lato price action (rifiuto del prezzo nell'area o forte segnale da parte delle candele).
L'operatività è di ampio respiro come si evince infatti dagli ampi target segnalati.