Questa settimana si conferma fondamentale per capire l'andamento futuro di Petrolio WTI e di Gas naturale, sia per importanti novità sul fronte governativo e sia per il rilascio dei nuovi dati delle scorte USA. Scopriamo cosa è successo e cosa ci riserva il futuro di queste due materie prime, individuando anche i livelli chiave tramite l'analisi tecnica e volumetrica.
Scorte Petrolio WTI - Il governo blocca il riacquisto delle SPR
Il rilascio delle riserve petrolifere di ieri, non è andato di pari passo con l'andamento del prezzo del WTI che ha fatto invece segnare nuovi massimi annuali otre gli 85$ al barile. Le riserve infatti non hanno rispettato le aspettative di decrescita di 0,3 milioni di barili, risultando invece in aumento di 3,2 milioni.
Oltre a questo aspetto, ci ha pensato anche l'amministrazione Biden ad aggravare la situazione, dichiarando di non voler rimpinguare le SPR (Strategic Petroleum Reserve) degli Stati Uniti a causa del prezzo troppo elevato.
Il tema delle SPR (grafico in alto) è molto delicato. Questo particolare tipo di riserve petrolifere sono strategiche e dovrebbero essere utilizzate soltanto in casi limite come pandemie, guerre, ecc. Le SPR hanno raggiunto dei livelli che non si vedevano dalla metà degli anni '80 e questo ha spinto il governo ad avviare un processo di ricostruzione degli stock. Questo programma è stato messo in stand-by con la rapida risalita del prezzo e con le dichiarazioni rilasciate ieri dall'amministrazione Biden.
Se le riserve non verranno rifocillate, per quale motivo il prezzo del petrolio ha fatto segnare nuovi massimi annuali? La risposta è nei quattro grafici qui in alto.
I grafici mostrano l'andamento negli ultimi 9 anni delle riserve commerciali ed SPR, distillati e carburante aereo, carburante tradizionale e riserve totali (espresse in milioni di barili). La linea in nero è l'andamento del 2024 ed è, in tutti i grafici, a livelli estremamente bassi, che non si sono mai visti negli ultimi anni. Prendendo in considerazione l'andamento del 2017 e 2024 delle riserve totali, la differenza è di oltre 600 milioni di barili di petrolio, oltre il 25% di differenza in meno.
In sostanza, nonostante nel brevissimo termine le riserve siano leggermente risalite ed il governo non riacquisterà subito nuovo petrolio per le SPR, per il lungo periodo la situazione è molto interessante, con livelli mai visti nella storia recente del petrolio.
Scorte Gas Naturale - Analisi riserve in attesa dei dati di oggi
La situazione del Gas naturale è leggermente diversa rispetto al petrolio e lo mostreremo analizzando proprio la totalità delle riserve statunitensi.
Alle 16:30 di oggi, verranno rilasciati i nuovi dati di scorte di Gas naturale. Il grafico qui in alto mostra l'andamento delle scorte (in blu) rispetto alla media degli ultimi 5 anni (zona grigia). Dal punto di vista ciclico non c'è dubbio che siamo su un bottom ma l'anomalia sta nella differenza rispetto alla media degli ultimi anni, le riserve infatti sono al di sopra di circa il 15-20% rispetto al solito.
Per questo dobbiamo monitorare attentamente la situazione ed attenderemo i dati di oggi per prendere eventualmente una decisione sui nostri posizionamenti sulla materia prima più discussa al momento.
Citiamo anche gli stoccaggi europei che sono pieni al 59% del totale e, nell'ultima settimana, hanno registrato un leggero aumento (riacquisto) nelle varie nazioni del Vecchio Continente. Anche questo aspetto sarà rilevante nell'analisi fondamentale del Gas naturale.
Al momento quindi, al di là della stagionalità ciclica delle scorte, non abbiamo elementi sufficienti per ottenere una lettura chiara e precisa di come fare trading sul Gas made in USA.
Come fare trading sul Petrolio WTI e quali sono i livelli chiave
Per l'analisi di oggi, tratteremo il Petrolio WTI dal punto di vista tecnico e volumetrico perchè, tra le due materie prime, è quella che fornisce più sicurezza dal punto di vista fondamentale.
I livelli operativi verranno presi dalla piattaforma Trive che offre lo strumento "WTI SPOT" grazie al quale non avremo scadenze come nel caso dei futures con commissioni e spread davvero interessanti. Utilizzeremo inoltre l'indicatore "Biz Profile" che ci indicherà le zone a più alto scambio volumetrico.
Come mostra il grafico qui in alto, il petrolio ha fatto registrare nuovi massimi annuali durante la giornata di ieri 3 aprile. Questi massimi sono molto vicini ad una zona resistenziale annuale, risalente alla fine del 2022, per cui ci potrebbero essere degli storni imminenti.
Qualora questi storni dovessero presentarsi, le zone migliori dove poter valutare dei long sono quelle segnalate in giallo sul grafico. Queste zone sono state individuate grazie al Biz Profile che ci indica i cluster volumetrici più significativi.
Potremo quindi gestire l'operatività di lungo termine sul petrolio WTI con un doppio ingresso, il primo in area 82$-80,5$ ed il secondo nel range 78-76,5 dollari al barile. Lo stop Loss verrà impostato al di sotto dei 75,5$ ed il target sarà quasi obbligatorio proprio sulla resistenza annuale del 2022, in zona 88-89 dollari al barile.