Il petrolio ha perso circa il 7% in meno di due settimane e la price action non dà ancora segni di una netta inversione del trend pur trovandosi su un supporto fondamentale. Cosa dicono però scorte e proiezioni dell'EIA (Energy Information Administration)? Lo scopriamo in questo articolo e nella video analisi allegata.
Petrolio in backwardation e proiezioni dell'EIA per il 2024-25
Nonostante i prezzi del petrolio greggio siano recentemente diminuiti, l'EIA continua a prevedere un aumento dei prezzi del greggio nella seconda metà del 2024 (2H24).
Come da dichiarazioni dell'EIA: "L'aumento dei prezzi del greggio nella nostra previsione è il risultato della diminuzione delle scorte globali di petrolio. Stimiamo che le scorte globali di petrolio siano diminuite di 0,4 milioni di barili al giorno (b/g) nella prima metà del 2024 e che diminuiranno di 0,8 milioni di barili al giorno nella seconda metà del 2024". I prelievi dalle scorte derivano in parte dai continui tagli alla produzione dell'OPEC+. Con il nuovo dato relativo alle scorte di petrolio che verrà rilasciato oggi, vedremo se questi prospetti saranno confermati.
Di recente, però, i paesi non-OPEC, hanno rivisto al rialzo la produzione di petrolio di circa 1 milione al giorno per il 2024 e di 1,6 milioni per il 2025, una cifra considerevole che cambia totalmente le aspettative degli analisti di qualche settimana fa.
Inoltre, come è visibile dalla linea in verde sul grafico che fa riferimento ai contratti futures del petrolio quotati al NYMEX (New York Mercantile Exchange), la curva dei prezzi è in backwardation segnalando che gli operatori a mercato si attendono dei prezzi psempre più bassi nei prossimi mesi, un'anomalia che è cruciale per mettere meglio a fuoco la situazione.
Per quanto riguarda il Brent la situazione pare leggermente migliore. Il prezzo spot ha chiuso il mese di luglio a 81 dollari al barile, rispetto ad una media mensile di 85 dollari/b. Si aspettano che il prezzo del Brent torni a situarsi tra 85 e 90 dollari al barile entro la fine dell'anno.
Sebbene l'agenzia si aspetti che i prezzi del greggio aumentino nei prossimi mesi, la loro previsione per il prezzo medio annuo del Brent nel 2025 è inferiore rispetto alla previsione di 88 dollari/b dello STEO (Short Term Energy Outlook) di luglio, principalmente a causa della riduzione del consumo di petrolio.
Consumo di petrolio
"Prevediamo che il consumo globale di combustibili liquidi aumenterà di 1,1 milioni di barili al giorno nel 2024 e di 1,6 milioni di barili al giorno nel 2025", ha dichiarato l'EIA, in calo rispetto alla previsione di 1,8 milioni di barili al giorno del precedente STEO. La maggior parte della riduzione nella previsione del consumo di petrolio è attribuibile alla Cina, dove ci si aspetta che la crescita economica in rallentamento continui a ridurre il consumo di diesel.
Il consumo di carburante per aerei è in aumento grazie alla maggiore domanda di viaggi aerei. Si prevede un aumento del 3% del consumo di carburante per aerei negli Stati Uniti nel 2024 rispetto al 2023 e un ulteriore aumento del 3% nel 2025. Nella previsione dell'EIA, il consumo di carburante per aerei negli Stati Uniti supererà i livelli pre-pandemia del 2019.
Cosa fare con il petrolio WTI? Comincia la fase rialzista?
Per le motivazioni prima descritte, la situazione del petrolio è molto delicata ed i dati sono constrastanti. Per questo analizzeremo la situazione dal punto di vista tecnico e price action per capire se abbiamo conferme da questo punto di vista.
I livelli operativi fanno riferimento allo strumento "WTISPOT" presente su Trive che ci fornisce anche un ottimo indicatore per l'analisi delle zone a più alta intensità volumetrica (istogrammi in alto), il "Biz Profile".
Siamo partiti proprio da un'analisi dei volumi mensili che ci mostrano come il livello attuale di 73-72$ sia effettivamente un supporto fondamentale per il prezzo (istogrammi in rosso). Una rottura di questo livello potrebbe scaturire ribassi significativi e, visto che attualmente siamo ancora in fase di re-test della zona, attenderemo altri segnali nei prossimi giorni.
La fase è troppo delicata e va fatta molta attenzione. Servirà molta pazienza ed un segnale chiaro da parte della price action o dei volumi per poter valutare qualsiasi tipo di operazione per il breve e lungo periodo. Per il momento siamo più propensi nel valutare operazioni rialziste anche se la curva in backwordation non ci fa ben sperare per i prossimi mesi.
Staremo ad aspettare, con pazienza, per un possibile trade long con targets 75$ e 77$ al barile entro la fine del 2024. In questo caso lo stop loss andrà piazzato al di sotto del supporto di agosto a 71 dollari al barile.
Disclaimer: File MadMar