Il petrolio torna sotto i riflettori degli analisti dopo i dati di luglio che mostrano una netta accelerazione delle importazioni cinesi di greggio. Secondo la General Administration of Customs, la Cina ha importato 47,2 milioni di tonnellate di greggio nel mese di luglio, pari a 11,12 milioni di barili al giorno, con un aumento dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo incremento è stato trainato in particolare dai grandi raffinatori statali, che hanno aumentato i tassi di lavorazione dopo la fine di un breve periodo di manutenzione straordinaria.
Rispetto a giugno, le importazioni sono risultate in lieve calo del 5,4%. In questo articolo e nel video allegato vedremo gli altri aspetti che potrebbero sostenere il prezzo dell'oro nero nelle prossime settimane.
Scorte USA ai minimi e rischio tensioni sull’offerta
Se la robustezza della domanda cinese è un segnale chiave, dall’altra parte dell’oceano arrivano notizie che potrebbero spingere ulteriormente i prezzi.
Negli Stati Uniti, le scorte di greggio si attestano ai livelli più bassi degli ultimi cinque anni per questo periodo dell’anno, circa 420 milioni di barili. Tale dinamica, unita al tradizionale incremento della domanda globale verso la fine dell’estate, crea un contesto potenzialmente favorevole a ulteriori rialzi.
Fonte: EIA
Le basse scorte riducono il "margine di sicurezza" del mercato: eventuali interruzioni improvvise dell’offerta o shock geopolitici potrebbero innescare movimenti bruschi al rialzo. Inoltre, la riduzione delle riserve strategiche USA negli ultimi anni limita ulteriormente la capacità di risposta rapida ad eventuali crisi.
La stagionalità gioca a favore del rialzo
Storicamente, a partire dalla metà di settembre, il mercato del petrolio entra in una fase di stagionalità rialzista, proprio come suggerisce l'analisi tramite il Forecaster Terminal.
Fonte: Forecaster Terminal
Questa tendenza è legata alla combinazione di fattori climatici, alla preparazione per la stagione invernale e a dinamiche di domanda nel settore dei distillati, come il gasolio da riscaldamento. Un pattern che, unito alla situazione attuale di scorte basse e alla domanda sostenuta in Asia, potrebbe rafforzare il momentum positivo dei prezzi nelle prossime settimane.
Analisi tecnica: livelli chiave da monitorare
Dal punto di vista grafico, il prezzo del WTI si sta muovendo in prossimità di un’area di supporto statico che ha sostenuto le quotazioni negli ultimi mesi. Il supporto principale è rappresentato dall'area rotazionale intorno ai 63$ al barile che ha funzionato come una sorta di calamita per il prezzo a partire dai primi giorni di aprile 2025.
Fonte: Trive.com/it
La combinazione di tutti i fattori sopra citati suggerisce che il petrolio possa trovarsi all’inizio di una nuova gamba rialzista, con potenziali target più ambiziosi anche in area 72-73$ al barile se il contesto macro e la domanda internazionale continueranno a sostenere i prezzi.
In questa particolare situazione, con la stagionalità che potrebbe spingere i prezzi a partire dalla metà di settembre, riteniamo opportuno iniziare un approccio di acquisto in accumulazione per le prossime settimane. Così facendo ci prepareremo ad una possibile esplosione rialzista dei prezzi. Il nostro massimo livello di stop loss saranno i 59$ al barile.
Disclaimer: File MadMar