La danese Novo Nordisk torna al centro dell’attenzione internazionale con un annuncio che potrebbe ridefinire il trattamento dell’obesità: i nuovi trial clinici hanno dimostrato che una tripla dose di Wegovy (7,2 mg, rispetto ai 2,4 mg attualmente approvati dal NHS) consente ai pazienti di ottenere una perdita di peso significativamente superiore, pur mantenendo un profilo di sicurezza gestibile. In questo articolo e nel video allegato, analizziamo nel dettaglio questo aspetto.
Novo Nordisk, i risultati del trial: -18,7% del peso corporeo
Condotto su oltre 2.000 adulti obesi (con e senza diabete), lo studio di Novo Nordisk ha confrontato tre gruppi: placebo, dose standard da 2,4 mg e nuova dose da 7,2 mg. Dopo 72 settimane:
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i pazienti senza diabete hanno perso in media il 18,7% del loro peso con la dose tripla, contro il 15,6% con la dose standard e il 3,9% con il placebo;
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quasi la metà dei partecipanti a 7,2 mg ha ridotto il peso di oltre il 20%, e circa un terzo ha superato il 25%;
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nei pazienti con diabete di tipo 2 la riduzione media è stata del 13%, comunque superiore al 10% registrato con la dose standard.
Oltre al dimagrimento, sono stati rilevati miglioramenti nella pressione sanguigna, colesterolo e glicemia, con oltre l’80% dei pre-diabetici tornati a valori normali.
Effetti collaterali e limiti
La maggiore efficacia ha comportato anche un aumento di effetti collaterali, principalmente nausea, vomito, diarrea e costipazione, oltre a parestesie in un paziente su cinque. La maggior parte dei disturbi è risultata lieve o moderata, ma circa il 5% ha interrotto la terapia, una percentuale simile a quella osservata con il dosaggio standard.
Non mancano le perplessità: secondo il professor Alex Miras (Imperial College London), “triplicare la dose comporta solo un beneficio marginale, a fronte di un salto molto ampio. In pratica temo che molti pazienti non tollereranno un dosaggio così elevato”.
Wegovy e la sfida a Eli Lilly
La notizia arriva in un momento cruciale nella sfida tra Novo Nordisk ed Eli Lilly per la leadership nel mercato globale dei farmaci anti-obesità. Proprio a inizio settembre, Novo Nordisk ha annunciato che Wegovy riduce del 57% il rischio di infarto, ictus o morte rispetto al rivale Mounjaro (tirzepatide) in uno studio condotto su oltre 21.000 pazienti con malattie cardiovascolari.
Un dato che rafforza il posizionamento clinico del semaglutide, distinguendolo come l’unico GLP-1 con benefici cardiovascolari dimostrati.
Tuttavia, Eli Lilly resta forte: Mounjaro e la versione Zepbound hanno mostrato in media un calo del 22% del peso, anche se sono stati travolti da polemiche per l’impennata dei prezzi (da circa £122 a oltre £330 al mese nel Regno Unito).
Gli esperti guardano già oltre. In fase di sperimentazione avanzata c’è CagriSema, combinazione di semaglutide con cagrilintide (analogo dell’ormone amilina). I dati preliminari indicano perdite di peso attorno al 23%, superiori sia a Wegovy sia a Mounjaro. Secondo Miras, “è questo il farmaco che pazienti e clinici attendono con più interesse”.
Il boom globale: la Cina nuovo epicentro
In Cina, il mercato del dimagrimento ha già superato gli 85 miliardi di dollari nel 2023, crescendo a doppia cifra. La popolarità delle iniezioni GLP-1 è esplosa, alimentata da piattaforme come Douyin e Xiaohongshu, dove i contenuti su dieta e fitness raccolgono miliardi di visualizzazioni. Nonostante Novo Nordisk commercializzi ufficialmente semaglutide solo come Ozempic (per il diabete), l’accesso tramite e-commerce è facile e rapido: un flacone può essere consegnato a casa in un’ora, senza prescrizione.
In conclusione, la “mega dose” di Wegovy rappresenta un passo avanti importante per Novo Nordisk, aprendo la strada a pazienti che non hanno raggiunto i risultati sperati con la dose standard. Tuttavia, i dubbi su tollerabilità, costi e reale valore aggiunto restano aperti. In parallelo, il boom mondiale del dimagrimento e l’arrivo di combinazioni innovative come CagriSema lasciano intravedere un futuro in cui il trattamento dell’obesità diventerà sempre più sofisticato e competitivo. È possibile che Novo Nordisk stia recuperando fiducia tra analisti ed investitori? Lo scopriremo molto presto.
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