Oggi i riflettori sono puntati sulla Banca Centrale Europea (BCE) e sulla presidente Christine Lagarde. Non è tanto la decisione sui tassi a tenere col fiato sospeso gli operatori, quanto piuttosto il tono e la narrativa che emergeranno in conferenza stampa alle 14:45. Le parole della BCE, unite ai dati sull’inflazione americana in uscita nel pomeriggio, potrebbero infatti generare forti movimenti sull’Euro/Dollaro e dettarne la direzione per le prossime settimane. In questo articolo e nel video allegato, vedremo cosa dicono le "Forecaster Projections".
Contesto macro: inflazione vicina al target, crescita debole ma non recessiva
Nell'Area Euro l’inflazione è tornata sostanzialmente in linea con l’obiettivo: la stima flash di agosto è al 2,1% a/a, in lieve rialzo dal 2,0% di luglio, ma ancora compatibile con una politica monetaria “in pausa” e attendista.
Sul fronte reale, il quadro resta contrastato con debolezza di Germania e Francia, contrapposta alla tenuta di Italia e Spagna, fattore che riduce l’incentivo a muovere i tassi in un senso o nell’altro nel brevissimo termine.
Riunione BCE: pausa sui tassi, attenzione alla “narrazione”
Il consenso odierno converge su tassi invariati: tasso sui depositi al 2,00%, tassi a breve termine al 2,15%, operazioni di rifinanziamento marginale al 2,40%, gli stessi livelli fissati dopo il taglio di giugno. Più che la decisione in sé, il messaggio di Lagarde in conferenza sarà il vero market-mover: attesa conferma dell’approccio data-dependent e meeting-by-meeting, con una comunicazione volutamente poco vincolante su eventuali mosse future.
Con l’inflazione vicina al 2% e rischi esogeni (tariffe USA, incertezza politica francese, politica fiscale tedesca), un discorso più “dovish” manterrebbe aperta la porta a tagli marginali e condizionati nel 2026; viceversa, richiami alla resilienza dell’economia e alla spesa pubblica potrebbero rafforzare l’idea che il grosso dell’allentamento sia alle spalle.
EUR/USD: implicazioni ed analisi del prezzo
A poche ore dalla decisione, EUR/USD si mostra neutrale e con volatilità compressa. Negli ultimi giorni di contrattazione, il cambio ha oscillato in un range abbastanza stretto. Una conferenza più calma e priva di sorprese può lasciare l’euro in laterale; toni più accomodanti o un CPI USA sopra attese potrebbero invece a favorire il dollaro (pressione ribassista su EUR/USD).
Fonte: Trive.com/it
Sul piano tecnico, il grafico evidenzia un tentativo di breakout daily fallito su EUR/USD, con ritorno nel range e rischio re-test dei minimi settimanali in area 1,1650$.
In ottica mensile, la Projection del Forecaster assegna probabilità short intorno al 57% su base mensile, ma con segnale “weak”, quindi da usare come bias e non come trigger.
Fonte: Forecaster.biz
Un'idea di operatività potrebbe essere quella di attendere una rottura confermata dei minimi di questa settimana (1,1650$) per ingressi breakout oppure cercare pull-back/rimbalzo verso gli stessi livelli per ingressi su retest. Invalidazione sopra l’ultimo massimo relativo del falso breakout e target finale in area 1,1460$.
Nota a margine: le Projections del Forecaster, essendo probabilistiche, rendono al meglio se combinate con price action (chiusure candele H4/D1 sopra/sotto livelli chiave) ed un position sizing disciplinato.
Disclaimer: File MadMar.