Il Nasdaq 100, l’indice che racchiude le 100 aziende non finanziarie più grandi quotate al Nasdaq, si prepara al suo ribilanciamento annuale il prossimo 13 dicembre. Tra le principali candidate all'inclusione, spiccano le due aziende del settore tecnologico Palantir Technologies e MicroStrategy, capaci di suscitare un notevole interesse tra gli investitori. Chi potrebbe lasciare invece l'indice?
Palantir e MicroStrategy: gli ingressi più probabili nel Nasdaq 100
Con una capitalizzazione di mercato di circa 152,8 miliardi di dollari, Palantir guida il gruppo delle aziende non ancora presenti nell’indice. Il recente trasferimento delle sue azioni dal New York Stock Exchange al Nasdaq, datato il 26 novembre 2024, è una mossa strategica che sottolinea l’ambizione dell’azienda di assicurarsi un posto nel prestigioso indice.
Seguono nella lista MicroStrategy (103 miliardi di dollari), Equinix, CME Group, Interactive Brokers e Coinbase, con valori di mercato che vanno dai 74 ai 94 miliardi di dollari.
Le prime due aziende per capitalizzazione sono leader nei propri settori ed hanno fatto tanto parlare di sé nell'ultimo anno per i ritorni eccezionali ottenuti in Borsa. Palantir è ben oltre il 300% di crescita nel 2024 e Microstrategy ha abbondantemente superato il +600%, toccando picchi del +1000% ed oltre sulla scia della clamorosa esplosione di tutto il settore delle criptovalute.
Queste due aziende continueranno a macinare questo tipo di performance o dobbiamo attenderci un ritracciamento fisiologico nell'immediato futuro?
Impatti per gli investitori: perché conta entrare nel Nasdaq 100
L’inclusione nel Nasdaq 100 non è solo una questione di prestigio. Per le aziende, l'ingresso significa maggiore visibilità e liquidità, poiché i gestori di ETF e fondi indicizzati, come l'Invesco QQQ Trust, acquistano le azioni per replicare l’indice. Attualmente, il QQQ gestisce circa 292 miliardi di dollari di asset, confermandosi uno degli ETF più rilevanti al mondo. Gli investitori, dal canto loro, spesso assistono ad un aumento del prezzo delle azioni delle aziende appena incluse, un effetto noto come "index inclusion rally".
L'ingresso nell'indice, quindi, potrebbe spingere ulteriore liquidità all'interno delle aziende inserite, producendo ritorni maggiori anche a Wall Street con un effetto a catena che aiuterebbe tanto gli investitori attivi.
Di contro, però, c'è chi afferma che l'effetto è stato già ampiamente scontato dal mercato e che si potrebbe assistere al classico "buy the rumors, sell the news", con vendite massicce dal momento del listing ufficiale delle aziende in questione. Staremo a vedere cosa succederà a Palantir e Microstrategy, manca davvero poco.
Chi rischia di uscire?
Se alcuni preparano il loro ingresso, altri potrebbero essere costretti a uscire.
Tra i nomi a rischio figurano aziende come Moderna, Super Micro Computer e Biogen, tutte con una capitalizzazione inferiore ai 24 miliardi di dollari. La metodologia del Nasdaq 100, basata principalmente sulla capitalizzazione di mercato, lascia poco spazio all’incertezza: chi non soddisfa i criteri rischia di essere escluso.
Tra quelle che rischiano di uscire, va fatta sicuramente una menzione particolare a SMCI che, dopo le ultime vicissitudini ed incertezze, rischierebbe in ogni caso di uscire dall'indice Nasdaq 100 anche qualora riuscisse a risolvere i problemi legati ai bilanci perché, appunto, la permanenza è soltanto legata alla capitalizzazione di mercato dell'azienda.
Per gli investitori, il ribilanciamento del Nasdaq 100 rappresenta un’occasione per rivedere le proprie strategie. L’ingresso di aziende innovative come Palantir e MicroStrategy offre opportunità per diversificare il portafoglio, per puntare su un leader nel settore dell'intelligenza artificiale e, indirettamente, sul Bitcoin. Al contempo, chi possiede azioni di aziende a rischio di esclusione potrebbe considerare un riequilibrio, anticipando potenziali ribassi.