Il mercato azionario americano ha registrato la sua giornata migliore dal 6 novembre grazie all'ultimo aggiornamento sull'inflazione che ha fatto calare i rendimenti obbligazionari. Vediamo in dettaglio cosa è successo e cosa aspettarsi in particolare dal Nasdaq.
Per Wall Street la performance migliore dall'elezione di Trump
Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo di 703 punti, pari ad un +1,65%, l'S&P 500 è aumentato dell'1,83% mentre il Nasdaq Composite ha evidenziato un +2,45% Tutti e tre gli indici hanno registrato i maggiori guadagni percentuali dall'annuncio della vittoria di Donald Trump nelle elezioni del 2024.
A spingere i guadagni è stata una combinazione di due fattori:
- l'indice dei prezzi al consumo (CPI) "core", che a dicembre è risultato più basso del previsto;
- l'avvio positivo della stagione degli utili da parte di grandi banche come Goldman Sachs e Citigroup.
Il core CPI, che esclude alimenti ed energia, è aumentato a un tasso annuo del 3,2%, alimentando le speranze che quest'anno la Federal Reserve possa essere in grado di tagliare i tassi più di una volta. Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è sceso al 4,65% quello sul Treasury a 30 anni è calato a poco meno del 4,88%.
David Rosenberg di Rosenberg Research sostiene che gli ultimi aggiornamenti sui prezzi al consumo e alla produzione suggeriscono che l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), la misura di inflazione preferita dalla Federal Reserve, è aumentato a un tasso mensile dello 0,26% a dicembre. Secondo lui, i numeri indicano che il core PCE è stato dello 0,15%. Per il dato ufficiale del PCE dovremo attendere fino a giovedì 30 gennaio.
"Vediamo se questo trend continuerà perché sappiamo che il +0,1% sull'indice core PCE di novembre non ha avuto un effetto positivo duraturo sul mercato obbligazionario", scrive Rosenberg. "La possibilità di una prosecuzione dipenderà più da ciò che Donald Trump farà o non farà… ma almeno scopriremo presto qualcosa (almeno sul fronte delle tariffe)."
Livelli operativi ed analisi grafica Nasdaq 100
Focalizziamoci sul grafico dell'indice "NAS100" che, dal punto di vista tecnico, sta formando una figura molto interessante di prosecuzione rialzista. Per questo trade utilizzeremo Trive, broker regolamentato in Europa che ci offre una leva 1:20 senza alcun costo sul transato e con spread molto competitivi.
Il grafico del Nasdaq ci ha particolarmente colpito per la sua chiarezza e precisione. Come si può evincere dalla foto qui in alto, da inizio dicembre a metà gennaio, i prezzi hanno creato minimi e massimi decrescenti formando quello che viene definito "canale discendente".
Questa conformazione è una figura tecnica generalmente di prosecuzione di trend che, in questo caso, è rialzista. In linea teorica questo canale discendente sta a significare semplicemente una fase accumulativa del prezzo che, con le dovute conferme, potrebbe sfociare in un esplosione al rialzo come pare stia già facendo.
Dal probabile movimento "long" dei prossimi giorni ci attendiamo un incremento del prezzo pari alla prima gamba rialzista di novembre-dicembre (linea in verde), assimilabile all'incirca ad un +9% dai minimi del 13 gennaio. Costruiremo la nostra operazione basandoci proprio su questi parametri.
Opteremo per un ingresso "long" su un possibile ritracciamento a 21.050 punti, con stop loss poco sotto l'area supportiva (rettangolo blu) a 20.335 punti e con target finale 22.370 punti. Sarà un'operazione multiday con rapporto rischio:rendimento di circa 1 a 2.
Disclaimer: File MadMar.