La Banca del Giappone (BoJ), durante la riunione di politica monetaria di stanotte, ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento a breve termine allo 0,25%, come largamente previsto dagli analisti. Tuttavia, il dissenso di un membro del consiglio, Naoki Tamura, che ha proposto un rialzo allo 0,5%, suggerisce che un cambiamento potrebbe essere imminente nel corso del prossimo anno. Il focus sarà sul cambio valutario USD/JPY e di come poter sfruttare l'alta volatilità del momento.
Bank of Japan: motivazioni ed analisi della decisione
La decisione arriva in un contesto di incertezza economica globale, influenzato dalla politica monetaria statunitense. La Federal Reserve ieri ha ridotto i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, segnalando un ritmo più lento di allentamento monetario per il 2025. Queste dinamiche hanno portato il dollaro a rafforzarsi contro lo yen, con la valuta giapponese che ha raggiunto il minimo di un mese a 155,48 per dollaro.
Nel comunicato ufficiale, la BoJ ha ribadito che permangono "incertezze elevate" sull’attività economica e sui prezzi in Giappone. La Banca centrale ha evidenziato come la debolezza della domanda cinese e le possibili ripercussioni delle politiche commerciali del presidente statunitense Donald Trump potrebbero pesare sui profitti aziendali giapponesi.
L’analisi storica della politica monetaria della BoJ ha concluso che le misure di allentamento non convenzionali degli ultimi 25 anni non hanno avuto l’effetto sperato sull’inflazione. Tra gli effetti collaterali, è stato sottolineato il deterioramento del mercato obbligazionario, con un impatto negativo sulla sua funzionalità. La BoJ ha messo in guardia sul fatto che questi effetti collaterali potrebbero intensificarsi in futuro.
Prospettive per il 2025
Nonostante la decisione di mantenere invariati i tassi, i mercati prevedono un rialzo allo 0,5% entro marzo 2025. Questa aspettativa è sostenuta dalla crescita economica moderata del Giappone, che nel terzo trimestre del 2024 ha registrato un aumento annualizzato dell’1,2%, sebbene in rallentamento rispetto al 2,2% del trimestre precedente. I consumi, che rappresentano un elemento chiave, sono saliti solo dello 0,7%, mentre i salari reali hanno mostrato un incremento tra il 2,5% e il 3% su base annua.
“Se l'economia e i prezzi si muoveranno secondo le nostre previsioni, continueremo ad aumentare i tassi di interesse,” ha dichiarato il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, durante la conferenza stampa. Tuttavia, Ueda ha sottolineato la necessità di analizzare attentamente i dati prima di adottare ulteriori misure restrittive.
Implicazioni del rialzo dei tassi giapponesi
Un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan potrebbe aiutare a contrastare l’indebolimento dello yen, che ha contribuito all’aumento dei costi delle importazioni e, di conseguenza, all’inflazione. Allo stesso tempo, i mercati restano attenti agli sviluppi sul fronte salariale, con molte aziende giapponesi che stanno affrontando una crescente carenza di manodopera. Questa situazione potrebbe spingere ulteriori aumenti salariali, sostenendo i consumi interni.
Tuttavia, fattori esterni come il rallentamento economico cinese e le politiche protezionistiche di Trump potrebbero pesare sull’ottimismo. “Le condizioni economiche attuali giustificano un approccio graduale, ma la pressione inflazionistica in aumento potrebbe accelerare le tempistiche dei rialzi,” ha commentato Benjamin Shatil, economista senior per il Giappone presso JP Morgan.
La decisione della BoJ riflette un delicato equilibrio tra la necessità di sostenere l’economia e il desiderio di normalizzare gradualmente la politica monetaria. Con un contesto globale incerto e un’inflazione alimentata dal deprezzamento dello yen, il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per le politiche economiche giapponesi.
Le aspettative restano alte per la prossima riunione di gennaio, in cui la BoJ potrebbe finalmente compiere il passo verso un ulteriore rialzo dei tassi, segnando una svolta nella sua strategia di politica monetaria.
Livelli chiave sul cambio USD/JPY
Dal punto di vista grafico, il cambio valutario dollaro-yen si presenta molto interessante in virtù proprio dell'accelerazione in seguito ai dati macro economici di stanotte. Sfrutteremo il momento di alta volatilità in un trade speculativo tramite il broker Trive, sfruttando così la leva 1:30 offerta dal broker.
Il retest del prezzo dell'area rotazionale a 150¥ e dintorni è stato da manuale, fornendo a tutti gli effetti un ottimo livello di supporto per la nostra operazione rialzista su USD/JPY.
Vista la forte volatilità di oggi, la cosa più saggia da fare sarebbe quella di attendere un ritracciamento: fissiamo il nostro punto di ingresso in zona 154,500-154,700¥, a circa -2% dai livelli attuali. Entreremo a mercato dopo ulteriori conferme price action e volumetriche.
Lo Stop Loss verrà inserito sotto al minimo settimanale a 152,900¥ ed il target sui massimi del 2024 a 160,690¥. L'operazione sarà di medio periodo, con orizzonte temporale di qualche settimana.
Disclaimer: File MadMar.