La quiete che precede le decisioni delle Banche centrali avvolge i mercati valutari in questo avvio di settimana. Il cambio Euro/Dollaro scambia sostanzialmente piatto, mantenendosi cauto mentre gli investitori attendono l'esito dell'ultima riunione dell'anno della Federal Reserve. In questo clima di attesa, l'Euro riesce a ritagliarsi un piccolo spazio di crescita grazie a segnali incoraggianti provenienti dall'economia tedesca.
Riunione Federal Reserve: l'incognita del "taglio falco"
Il biglietto verde sta vivendo una fase di stallo, con il Dollar Index che scambia appena sopra quota 99,00. L'attenzione degli operatori è quasi interamente catalizzata dall'inizio del meeting del FOMC, che si concluderà mercoledì. Sebbene i mercati, supportati dai dati del CME FedWatch, stiano prezzando con una probabilità vicina al 90% un taglio dei tassi di 25 punti base, l'esito non è così scontato come sembra.
Secondo gli analisti di ING, potremmo assistere a quello che viene definito un "taglio falco" (hawkish cut): la Fed potrebbe sì abbassare i tassi, ma accompagnare la mossa con toni prudenti riguardo al futuro allentamento monetario, specialmente in vista della nomina del nuovo vertice della Banca Centrale. Questa incertezza sul percorso dei tassi per il nuovo anno sta, di fatto, limitando le vendite sul dollaro, impedendo alla valuta americana di scivolare decisamente verso il basso prima dell'annuncio ufficiale.
L'Europa tra ripresa tedesca e rischi francesi
Sull'altra sponda dell'Atlantico, la moneta unica mostra i muscoli, portandosi in area 1,1645 contro il dollaro. A sostenere l'Euro è arrivata una sorpresa positiva dalla Germania: le esportazioni della prima economia europea sono cresciute dello 0,1% a ottobre, smentendo le fosche previsioni che vedevano un calo dello 0,5%. Questo dato, trainato principalmente dal commercio intra-UE, offre una speranza concreta che il motore economico tedesco si stia lentamente riavviando.
Tuttavia, l'entusiasmo è temperato dalla situazione politica in Francia. Il mancato passaggio del bilancio della previdenza sociale nel parlamento francese rappresenta un rischio latente che potrebbe reintrodurre volatilità e frenare l'appetito per la divisa europea nelle prossime sedute.
Uno sguardo ai grafici: EUR/USD al bivio
Dal punto di vista tecnico, il cambio Euro/Dollaro si trova in una fase delicata. L'analisi odierna è stata effettuata tramite Tradingview con l'integrazione con il broker Trive che da oggi è funzionante al 100%.
Per saperne di più, puoi visualizzare questo link: guida introduttiva a Tradingview tramite Trive.
Dopo una vigorosa risalita che ha portato le quotazioni ai massimi di due mesi, la spinta rialzista sembra aver bisogno di una pausa di riflessione. La coppia ha incontrato una resistenza ostica nella zona di 1,1680 e ora attende un catalizzatore per proseguire la corsa.
Fonte: Tradingview
Gli indicatori di momentum, come l'RSI, suggeriscono che il mercato è costruttivo ma non ancora euforico, lasciando spazio per ulteriori rialzi qualora dalla riunione della Fed dovessero emergere toni accomodanti. Al contrario, se il dollaro dovesse rafforzarsi, il primo livello di supporto che i trader monitoreranno con attenzione si trova in area 1,1490, un baluardo fondamentale per non compromettere il trend di recupero avviato a fine novembre.
In sostanza, come si evince anche dal grafico poco più sopra, l'Euro/Dollaro è in fase assolutamente laterale e con pochi sbocchi direzionali nel breve periodo. Occorrerà un evento esterno per poter sbloccare la situazione di totale equilibrio attuale.
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