La Cina spinge le sue aziende nazionali verso una ristrutturazione strategica e gli investitori americani che guardano a Tesla sono in attesa di un possibile breakout tecnico fondamentale. Da un lato, infatti, Dongfeng Motor Group ha visto le proprie azioni volare ai massimi da otto anni grazie al piano di privatizzazione deciso dalla casa madre; dall’altro, Tesla è tornata protagonista a Wall Street con un rally che potrebbe aprire la strada a nuovi massimi di periodo. Vediamo cosa è successo in questo articolo e nella videoanalisi allegata.
Dongfeng: privatizzazione e scommessa sull’elettrico
Lo storico costruttore cinese Dongfeng Motor, fondato nel 1969 e ancora oggi controllato dallo Stato, ha annunciato una mossa a sorpresa: la casa madre delisterà la controllata quotata a Hong Kong, in un’operazione che, secondo Reuters, valuta la società circa 7 miliardi di dollari. La notizia ha spinto il titolo a un rally del +69% intraday, chiudendo comunque con un rialzo superiore al 57%: il livello più alto dal 2017.
Parallelamente, Dongfeng ha comunicato l’intenzione di scorporare e quotare a Hong Kong la divisione VOYAH, quella dedicata ai veicoli elettrici, che nel primo semestre del 2025 ha registrato vendite in aumento dell’84,8%. Un chiaro segnale che la Cina intende rafforzare i propri campioni nazionali dell’e-mobility, nel quadro di una ristrutturazione voluta dal Consiglio di Stato per consolidare il settore auto e renderlo più competitivo a livello internazionale.
Numeri alla mano, Dongfeng ha consegnato 823.900 veicoli nel primo semestre, in calo del 15% anno su anno, ma ha visto le vendite di EV e plug-in hybrid crescere del 33% a 204.400 unità, circa un quarto del totale. Un modello di transizione che richiama da vicino quello di BYD, il leader cinese che oggi contende a Tesla la leadership globale nei veicoli elettrici.
Tesla: breakout tecnico e focus su robotaxi
Mentre la Cina si muove per rafforzare i propri player domestici, a Wall Street l’attenzione resta puntata su Tesla. Il titolo ha chiuso la seduta di lunedì a 346,60 dollari (+1,9%), il massimo da fine giugno, puntando così alla quarta settimana consecutiva di rialzi. Un movimento che avviene in contrasto con l’andamento negativo di S&P 500 e Dow Jones.
Gli analisti sottolineano che la rottura della soglia dei 350 dollari potrebbe rappresentare un vero e proprio segnale di breakout, dopo diversi tentativi falliti nelle scorse settimane. Secondo Gary Black (Future Fund Active ETF), a spingere il titolo potrebbero contribuire anche fattori fondamentali come l’espansione del servizio di robo-taxi, l’introduzione di modelli a prezzo più accessibile e l’eventuale rimozione del safety monitor dal servizio di guida autonoma.
Tesla ha lanciato i suoi primi robo-taxi a Austin lo scorso giugno, con una fase sperimentale ancora limitata. Ma Elon Musk ha dichiarato di voler coprire metà della popolazione statunitense entro fine 2025. Parallelamente, il gruppo sta preparando il lancio di una nuova versione a prezzo ridotto della Model Y, per contrastare il calo delle vendite globali (–13% YoY nel primo semestre).
Due modelli opposti, un unico obiettivo: la leadership EV
Il confronto tra Tesla e i giganti cinesi come Dongfeng o BYD evidenzia due strategie differenti:
-
Tesla punta sul software, sulla guida autonoma e sull’espansione di servizi come i robo-taxi, scommettendo che la redditività futura arriverà meno dal volume di vendite e più dall’ecosistema tecnologico.
-
La Cina, invece, accelera sulle politiche industriali e sulla crescita dei volumi di produzione, sostenendo aziende come Dongfeng con operazioni di consolidamento e spin-off mirati per creare identità nazionali capaci di competere a livello globale.
Azioni Tesla: analisi tecnica e prospettive
Il titolo Tesla (TSLA), pur essendo in calo del 16% da inizio anno, resta in rialzo del 54% negli ultimi 12 mesi. La chiusura sopra quota 338 dollari rappresenta un segnale tecnico positivo, con obiettivi potenziali verso i 360–370 dollari se il momentum dovesse consolidarsi.
Al contrario, Dongfeng, pur con numeri ancora lontani da Tesla e BYD, sta cavalcando l’onda delle riforme di Pechino: il rialzo del 150% da inizio anno segnala un forte interesse speculativo, soprattutto in vista dell’IPO di VOYAH.
Terremo monitorata la situazione sul titolo Tesla perché, in caso di breakout tecnico, il trend rialzista verrebbe nuovamente confermato, uscendo finalmente da una fase di lateralità più marcata che dura ormai da maggio 2025.
In sintesi, la sfida tra Tesla e i colossi cinesi dell’auto elettrica si gioca su due piani diversi, ma con lo stesso obiettivo: dominare il futuro della mobilità elettrica e autonoma. Per Tesla il catalizzatore sarà l’espansione dei servizi robotaxi e nuovi modelli; per Dongfeng e Pechino la chiave sarà il consolidamento e l’espansione industriale. Gli investitori, nel frattempo, osservano i grafici: e oggi è Tesla ad avere la chance di un vero breakout tecnico rialzista.
Disclaimer: File MadMar