Stamattina sono stati rilasciati i dati sull’inflazione del Regno Unito e dell’Eurozona: nel caso del dato d'Oltremanica il dato ha sorpreso gli operatori facendo tornare un po' di volatilità soprattutto per le coppie Forex scambiate con l’Euro e con la Sterlina. Potrebbe risentirne anche il Dax soprattutto nel breve termine, vediamo come poter operare.
Analisi CPI UK
Rilasciata alle 8:00 di stamattina, l’inflazione al +7,9% nel Regno Unito ha stravolto le aspettative degli analisti che si attendevano un dato in contrazione al +8,2%, dal +8,7% del mese scorso. Non ci si aspettava una contrazione così marcata soprattutto se si considera l'andamento del CPI (Consumer Price Index) mese su mese al +0,1%, rispetto al +0,7% della lettura precedente.
Un’economia quindi che pare stia effettivamente risentendo della politica restrittiva della BoE (Bank of England) che ha ormai portato i tassi di interesse al +5%. Ricordiamo che con un’inflazione in forte decrescita, la Banca Centrale avrà meno lavoro da dover fare e quindi potrebbe riconsiderare un futuro aumento di tassi di interesse.
I mercati infatti stanno scontando proprio uno scenario di questo tipo, con una Sterlina Inglese che, molto probabilmente, da qui in avanti andrà a deprezzarsi nei confronti delle altre valute mondiali. L’effetto maggiore l’ha avuto il cross valutario EUR/GBP, come precedentemente detto nella nostra analisi Caffè&Mercati - Euro sempre più forte in attesa del CPI di mercoledì di due giorni fa.
Analisi CPI Europa
Il dato appena rilasciato non ha sorpreso le aspettative dei mercati che continuano a vedere un Euro molto forte nei confronti delle altre valute mondiali. Questo è dovuto essenzialmente ad una decrescita dell’inflazione headline che ha rispettato le aspettative (foto in alto) scendendo al +5,5%, dal +6,1% del mese scorso.
L’aspetto che potrebbe leggermente portare ad un rafforzamento ulteriore dell’Euro è l’inflazione "Core" (escluso cibo ed energetici) che invece ha evidenziato un leggero rialzo al +5,5% rispetto alle aspettative del +5,4% ed alla rilevazione del mese scorso di +5,3%.
In questo caso la BCE non si tirerà sicuramente indietro col rialzo dei tassi e quindi continuerà con la politica restrittiva utilizzata finora. Questo scenario potrebbe ovviamente rafforzare ulteriormente l’Euro ed indebolire gli indici Europei.
Analisi Tecnica e livelli operativi - Germany 40
L’indice Europeo più utilizzato, il Dax, non dovrebbe subire eccessiva volatilità per i dati appena rilasciati proprio perché hanno rispettato perfettamente le aspettative ma potrebbe avere alcuni cali soprattutto nel breve termine.
È molto importante tenere traccia di come i mercati sconteranno la questione e come andranno a riposizionarsi da qui in avanti; soprattutto tenendo in considerazione il fatto che siamo su resistenze annuali fondamentali per l’indice Europeo. Il Dax infatti è sui massimi storici e, per il momento, è ancora presto per gridare ad una possibile inversione di trend (infatti ogni discesa nelle ultime settimane è stata prontamente riassorbita).
Quindi qualsiasi tipo di posizionamento ribassista, come nel caso di oggi, va valutato attentamente e preso con molta attenzione.
Valutiamo un ingresso Short perchè i livelli attuali ci danno la possibilità di sfruttare un rischio/rendimento nettamente a nostro favore e quindi rischiare relativamente meno.
Attendiamo un ritorno in area 16.150-16.170 punti per posizionarci Short con Stop Loss a 16.251 e Take Profits a 16.050 e 16.000.