Il mercato del gas naturale continua a mostrare segnali di debolezza, con i prezzi che si muovono sotto i 3 dollari per MMBtu e un sentiment ribassista rafforzato dalle ultime dinamiche di offerta e stoccaggi. Tuttavia, lo scenario di medio termine resta più costruttivo grazie alla crescita attesa delle esportazioni di GNL e al progressivo avvicinarsi della stagione invernale. In questo articolo e nel video allegato, scopriamo nel dettaglio cosa ci aspettiamo dal gas naturale.
Scorte sopra la media storica
Dal lato fondamentale, i dati della U.S. Energy Information Administration (EIA) hanno alimentato la pressione. Nella settimana del 12 settembre le scorte sono aumentate di +90 Bcf, ben oltre la media quinquennale di +74 Bcf e sopra le attese di +78 Bcf.
Le riserve complessive ammontano a 3.433 Bcf, ossia un surplus del +6,3% rispetto alla media storica stagionale. Questo dato riflette un mercato ancora in condizione di oversupply, nonostante la produzione stia rallentando leggermente rispetto ai picchi estivi.
Produzione elevata e domanda debole
L’offerta rimane abbondante, con la produzione domestica stabile a 107,6 Bcf/d, in crescita del +6,1% su base annua. Le importazioni dal Canada restano pressoché invariate, mentre le esportazioni di GNL, pur solide a 15,3 Bcf/d, non riescono a bilanciare l’eccesso di offerta.
Sul fronte della domanda, i consumi statunitensi sono scesi a 98,5 Bcf/d dai 99,6 Bcf della settimana precedente. In calo soprattutto il settore residenziale e commerciale, complice il clima più mite di settembre. L’unico segmento a mantenersi tonico è stato quello della power generation, ma la riduzione del fabbisogno di raffreddamento limita il potenziale di sostegno ai prezzi.
Outlook: ribasso nel breve, recupero nel medio periodo
Nel breve periodo, la traiettoria del gas naturale resta fragile, con probabile test dei supporti tra $2.70 e $2.65. Solo un ritorno sopra quota $3.01–$3.20 riporterebbe fiducia tra i compratori.

Lo scenario per i prossimi mesi si fa tuttavia più incoraggiante. Secondo le proiezioni EIA, il prezzo Henry Hub dovrebbe attestarsi a una media di $3.70/MMBtu nel quarto trimestre 2025, per poi salire verso $4.30 nel 2026. La crescita della capacità di esportazione di GNL - con l’entrata in funzione di progetti come Corpus Christi Stage 3 e Plaquemines Phase 2 - dovrebbe assorbire fino a 6 Bcf/d aggiuntivi entro fine 2026, rafforzando la domanda estera, in particolare in Asia.
In conclusione, il gas naturale resta intrappolato tra un surplus di offerta e una domanda interna in fase di stallo stagionale. I prezzi si mantengono sotto la soglia dei $3/MMBtu e rischiano un’ulteriore correzione nelle prossime settimane. Nel medio termine, però, l’aumento dell’export di GNL e l’arrivo della stagione invernale potrebbero riportare il mercato in equilibrio, aprendo la strada a un recupero sostenuto.
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